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Poco più di quindici giorni e la nuova Serie C avrà una sua identità. L’intenzione è quella di confermare i tre gironi da 20 club ciascuno. Ma difficilmente saranno 60 le società che al 30 giugno, termine ultimo per perfezionare l’iscrizione al torneo, si presenteranno ai nastri di partenza senza nessun intoppo.
Ecco il girone C. Diverse le incognite nel girone meridionale che ad oggi sulla carta si presenta così: Akragas, Bisceglie, Casertana, Catania, Catanzaro, Cosenza, Fidelis Andria, Francavilla, Juve Stabia, Lecce, Matera, Messina, Monopoli, Paganese, Reggina, Sicula Leonzio, Siracusa, Trapani, Fondi e Viterbese.
Grandi punti interrogativi. Il Lecce è in corsa per un ripescaggio in Serie B. Il Messina ha trovato un nuovo sponsor ma i problemi economici sono ancora tutti da risolvere. Il Catanzaro deve svincolarsi del tutto dal problema “Money Gate” che ha investito la famiglia del patron Cosentino.
Calabresi alla finestra. Situazioni a cui guardano con particolare interesse Vibonese e Rende. Ufficialmente nei quadri del massimo torneo dilettanti il club rossoblu punta alla riammissione d’ufficio in terza Serie, mentre la società silana potrebbe avere buone chance di ripescaggio. Già annunciate infatti le deifallance di Ciliverghe Mazzano e Triestina, davanti ai biancorossi in quella famosa graduatoria da cui si attingerà in caso di posti vacanti in Serie C.
La Calabria ingrana la quinta. La migliore delle ipotesi fa sognare il calcio di casa nostra. Qualora il Catanzaro dovesse risolvere i problemi societari, la Vibonese centrare la riammissione e il Rende perfezionare il ripescaggio la Calabria potrebbe ritrovarsi con ben cinque squadre in Serie C. Massimo storico degli ultimi anni per la nostra regione.
Alessio Bompasso