Nuova settimana. Nuovi problemi. Più si avvicina il termine ultimo (30 giugno) per presentare tutto l’incartamento necessario all’iscrizione al prossimo campionato di Serie C, più la terza serie nazionale perde pezzi. O almeno rischia di perderli. Nell’insieme delle “nominate” adesso c’è anche il Mestre.

 

Problema stadio. “C’è la possibilità che il Mestre non si iscriva alla prossima Serie C, nel caso in cui l’opzione di giocare a Portogruaro, al momento la soluzione più fattibile, non dovesse essere attuabile – spiega il patron Stefano Serena a d un giornale locale. Nonostante ci siano alcuni interventi da fare, questi sono davvero irrisori rispetto a quelli che richiede il Baracca. Il Penzo di Venezia non è stato preso in considerazione a causa dei lavori di adeguamento che sta subendo, per cui Portogruaro è ad ora la scelta più logica. Il fatto è che al momento da me non dipende nulla, poiché sono nelle mani di coloro ai quali abbiamo chiesto ospitalità e non solo, per questo chiedo ai tifosi di attendere il comunicato che verrà stilato faremo chiarezza su tutto approfonditamente, dalla questione stadio al futuro della società”.

 

C’è già un posto libero. E’ quello lasciato dal Latina. Il club laziale è escluso dal prossimo torneo di Serie C. Ripartirà, forse, dai dilettanti con una nuova società.

 

Quelle che rischiano. Il Messina seppur trascinato dal calore dei suoi tifosi, che hanno sottoscritto già diversi abbonamenti e partecipato ad una sorta di azionariato popolare, deve trovare in fretta liquidità per pagare tutti i tesserati, perfezionare l’iscrizione al campionato. Situazione critica a Mantova. Nonostante le rassicurazioni del presidente De Sanctis il club lombardo regna nell’incertezza più totale. A Como nessuno sembra  volersi prendere le responsabilità. Corsa contro il tempo a Macerata. La compagine biancorossa deve definire il suo assetto societario. A Vicenza Vicenza la situazione sembra schiarirsi ma  servono 4 milioni di euro per saldare i debiti. E’ in crisi ufficiale anche l’Akragas con i massimi dirigenti Silvio Alessi e Marcello Giavarini, che hanno dichiarato di non essere più nelle condizioni di reggere il peso della serie C. Il Catanzaro è in vendita. Chi pagherà gli stipendi e presenterà domanda di iscrizione? La famiglia Cosentino, con il patron agli arresti domiciliari, è in seria difficoltà. Ci sarebbero due cordate pronte a rilevare il club. Ma basteranno pochi giorni per chiudere i conti e passare la mano?

 

La Vibonese pretende la riammissione. Il calcio ha anche degli esempi positivi. È il caso della Vibonese, società tra le più serie del panorama calcistico italiano. Il club del patron Caffo, che ripartirà da Campilongo, è retrocesso in Serie D al termine del doppio playout contro il Catanzaro ma ha deciso di percorrere tutte le strade possibili per riottenere il titolo sportivo di terza serie, facendo leva sulla propria serietà e puntando il dito contro chi non ha rispettato le regole.

 

Scadenza 26 giugno 2017. Entro questa data le società aventi diritto dovranno depositare alla Co.Vi.So.C. una dichiarazione attestante l’avvenuto pagamento degli emolumenti dovuti, fino al mese di maggio 2017 compreso, ai tesserati, ai dipendenti e ai collaboratori addetti al settore sportivo con contratti ratificati dalla competente Lega o l’esistenza di contenziosi allegando la documentazione comprovante la pendenza della lite non temeraria; Depositare alla Co.Vi.So.C.,  l’avvenuto pagamento dei compensi, ivi compresi gli incentivi all’esodo,dovuti ai tesserati, fino al mese di maggio 2017 incluso, in forza di accordi, depositati presso la Lega competente, direttamente e/o indirettamente collegati al contratto economico, fatta salva l’esistenza di contenziosi per i quali andrà allegata la documentazione comprovante la pendenza della lite non temeraria; Depositare alla Co.Vi.So.C l’avvenuto pagamento degli emolumenti, ivi compresi i compensi professionali assoggettati ad IVA, dovuti dal 1 luglio 2016 al 31 maggio 2017 al Medico Responsabile Sanitario, Operatori Sanitari prima squadra, Preparatori Atletici prima squadra, Delegato e Vice Delegato alla sicurezza, Delegato ai rapporti con la tifoseria, Dirigente Responsabile della Gestione, Segretario Generale/Sportivo, Responsabile Amministrazione, Finanza e Controllo, Responsabile Ufficio Stampa, Responsabile Marketing/Commerciale, Responsabile del Settore Giovanile, Team Manager, Direttore Sportivo o l’esistenza di contenziosi allegando la documentazione comprovante la pendenza della lite non temeraria. L’inosservanza del suddetto termine, anche con riferimento a uno soltanto degli adempimenti previsti dai precedenti punti 2), 3) e 4) costituisce illecito disciplinare ed è sanzionata, su deferimento della Procura Federale, dagli organi della giustizia sportiva con la penalizzazione di un punto in classifica da scontarsi nel campionato 2017/2018.

 

Scadenza 30 giugno 2017.  Il deposito della domanda dovrà avvenire entro il 30 giugno 2017. Tale termine è inderogabile e perentorio. Ai sensi di quanto previsto dal Sistema Licenze Nazionali 2016-2017 Titolo I lett. D) n. 1, è posto a pena di decadenza. La carenza di tale requisito non è sanabile in un momento successivo e comporta l’automatica cancellazione dalla terza serie nazionale.

 

Come finì nella stagione 2016-17  Il 30 giugno 2016 presentarono domanda 52 club su 54 aventi diritto (si autoesclusero Martina Franca e Sporting Bellinzago). Domanda incompleta per otto società, bocciate in prima istanza (Casertana, Lucchese,  Maceratese, Paganese, Pavia, Rimini, Robur Siena e Virtus Lanciano). Il Consiglio Federale, nella seduta convocata martedì 19 luglio, prese atto del mancato ricorso di Pavia, Rimini e Virtus Lanciano (che furono pertanto escluse dal torneo di terza serie). Accolti i ricorsi di tutte le altre. Il format a 60 venne completato ricorrendo alle procedure di ripescaggio. Tra queste anche quelle di Vibonese e Reggina.