VIDEO | Alle 12.30 una sfida d’alta quota al Ceravolo con i Giallorossi costretti ad una formazione di emergenza. Calabro: «Per noi sarà come giocare in uno stadio pieno»
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Respingere l’assalto degli etnei, che si trovano a tre punti di distanza, e non perdere di vista la terza posizione, ancora alla portata dovendo recuperare la gara di Castellammare di Stabia. In pochi giorni il Catanzaro si gioca il tutto per tutto contro due avversari in salute, a cominciare da questo Catania che si presenta al Ceravolo forte di quattro vittorie consecutive.
Tra gli ex della gara non passerà inosservata la presenza di Matteo Di Piazza, che aveva iniziato la stagione proprio a Catanzaro. Ritorna in gran forma, da avversario, al Ceravolo, dopo le due reti siglate al Potenza. Anche Russotto è uno che può arrecare pericoli, mentre il miglior goleador degli etnei è un altro ex, vale a dire Sarào, autore di 8 reti con i siciliani, ma che difficilmente sarà in campo per via di un infortunio.
Il Catanzaro deve fare i conti nuovamente con le assenze. Qualche elemento si è negativizzato, come Porcino, che potrebbe andare in panchina, anche se ha avvertito un fastidio nel corso della rifinitura. Disponibile Martinelli. Anche stavolta il tecnico Calabro, che fra l’altro è squalificato, dovrà inventarsi la formazione, puntando quasi certamente sul tridente formato da Carlini, dal quale ci si attende sempre la giocata risolutiva, dall’imprevedibilità di Di Massimo e dall’efficacia di Curiale, un altro ex della partita.
La carica di Calabro
«A causa delle difficoltà numeriche – così Antonio Calabro - abbiamo provato tutto ciò che era possibile, anche diversi moduli di difesa, in modo da essere pronti e preparati con qualsiasi sistema di gioco e in qualsiasi momento della partita. Questo per quanto riguarda il lavoro tattico. Per quanto riguarda la preparazione a livello mentale, devo dire che questa squadra nella difficoltà ha sempre tirato fuori il massimo, non ha mai lesinato le energie. Io ho cercato di trasmettere ai ragazzi la vicinanza dei tifosi, che in questo momento seppure non possono essere presenti fisicamente, ci sono molto vicini moralmente. Ho chiesto ai ragazzi di immaginare lo stadio pieno, con i tifosi che li incitano in ogni situazione di gioco. So che è quello che faranno dalla poltrona di casa, se riusciranno a stare seduti. Per noi sarà come giocare in uno stadio pieno».
Il covid ha costretto i calciatori a saltare gli allenamenti «anche se hanno lavorato a casa e c’è chi, per caratteristiche fisiche, può essere da subito schierato in campo, e chi ha bisogno di più tempo». Il tecnico giallorosso è soddisfatto dei ragazzi della Primavera 3 aggregati alla prima squadra. «Ragazzi eccezionali, innanzitutto per il carattere e la loro educazione. Stanno facendo un interessante processo di crescita, confrontandosi con i loro pari età».