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C’è un esercito di società che aspetta. Attende di capire, dopo il gradino, per qualcuno insuperabile, del 30 giugno, se è ancora il caso di sperare nel ripescaggio oppure abbandonare ogni velleità e dedicarsi esclusivamente al torneo di serie D. Tra queste Reggina e Vibonese, in fondo alla graduatoria delle ripescabili ma non completamente escluse dai giochi, se è vero, come sembra, che i posti disponibili in terza serie siano più dei sei ufficiali.
Per continuare a sognare i tasselli mancanti dovrebbero essere almeno una decina anche se al momento nessuno o quasi si è fatto avanti,in termini di ripescaggio, tra i club che precedono le due calabresi in quella famosa lista che mette una dietro l’altra le retrocesse dalla Lega Pro, le vincenti e le perdenti play off di serie D.
Una ventina le società che precedono Vibonese e Reggina. Tra loro solo il Fano, con una nota ufficiale, ha detto che presenterà domanda per il ripescaggio. Al club marchigiano potrebbero presto aggiungersi Olbia, Fondi, Campobasso e Forlì. Rischia di perdere il treno, invece, la Cavese mentre la Frattese e molte altre hanno già rinunciato. A pesare come un macigno i 250mila euro a fondo perduto da sborsare cash. Soldi che in pochi possono permettersi. Somma che la Vibonese avrebbe già rintracciato. La Reggina ancora no.