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A fine gennaio sembrava una squadra ritrovata. Che viaggiava a vele spiegate verso le zone nobili della graduatoria. Il Cosenza di Braglia non conosceva ostacoli, tanto da infilare 7 vittorie in 10 partite. Poi lo stop. Un altro. Dopo quello vissuto ad inizio campionato sotto la gestione Fontana.
Mal da vittorie
I silani non vincono più e nelle ultime 7 gare sembrano la brutta copia di quelli visti e ammirati a cavallo tra il vecchio e nuovo anno. Almeno nei risultati. Cinque pareggi e due sconfitte. Questo il ruolino di marcia dei rossoblu scivolati dalla quarta alla nona posizione in classifica. Con un piede fuori i playoff. Unico obiettivo possibile.
Rabbia rossoblu
E quando scorrono le immagini dell’ultima sconfitta rimediata contro il Lecce l’amarezza si mischia alla rabbia, per una gestione arbitrale, considerata dalla società del presidente Guarascio, “a senso unico”. A far andare su tutte le furie il Cosenza il gol partita, in sospetto fuorigioco, realizzato da Andrea Saraniti ed un mancato calcio di rigore non fischiato nel primo tempo alla formazione calabrese.