Il punto

Serie B: sui diritti tv è scontro totale tra Figc e Lega, intanto il presidente Balata si gioca la carta elezioni

Lo scorso 12 agosto si è raggiunto a fatica un accordo triennale con Dazn per l’acquisizione delle partite del campionato cadetto ma lo scontro politico ai vertici del calcio italiano continua a infiammarsi

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di Paolo Mazza
27 agosto 2024
11:50

La questione dei diritti tv di Serie B sta diventando sempre più politica. Circa due settimane fa Dazn trovava (finalmente) un accordo con la Lega B per l’acquisizione dei diritti tv delle 390 partite del campionato per il triennio 2024-2027, sborsando 39 milioni di euro complessivi. «Una cifra che – come riporta Repubblica – non ha per niente soddisfatto i club (e infatti ne è nato un accordo con Amazon)», che infatti incasseranno circa due milioni di euro in meno rispetto agli anni passati.

Sembra, quindi, che la piattaforma tedesca abbia concordato con il colosso di Jeff Bezos una sorta di co-esclusiva sui diritti tv del campionato a partire da settembre, i cui dettagli tecnici sono però ancora in fase di definizione. E Sky? Nonostante l’inattesa assenza dell’ultimo bando, la storica piattaforma televisiva rimane sullo sfondo. Il 18 agosto la Gazzetta dello Sport scriveva che «non si esclude un nuovo rilancio da parte di Sky per poter trasmettere le partite sia sulla piattaforma satellitare che su Now Tv»


A ogni modo, l’intesa trovata il 12 agosto - a pochi giorni dall’inizio della stagione 2024/25 - sembrava poter distendere gli animi di tutti, ma così non è stato. Andiamo con ordine, tentando di ricostruire ciò che è accaduto negli ultimi giorni.

In occasione della prima giornata di campionato, il presidente della Serie B Mauro Balata lancia la prima frecciatina: «Qualcuno nel governo del calcio italiano dovrà rendere conto di quanto accaduto in questi mesi sulla vicenda diritti tv». Non si fa attendere la risposta del presidente della Federcalcio italiana, che invia una lettera privata a Balata e a tutti i club di B in cui evidenzia – come riferito sempre da Repubblica - che “sia la legge Melandri sia lo Statuto stabiliscono chiaramente che la commercializzazione dei diritti audiovisivi è competenza esclusiva della Lega che organizza la competizione”.

Una replica, questa, che ha coinvolto direttamente i club e che non è per niente piaciuta a Balata, il quale ha controbattuto: «Hai ignorato il ruolo e le prerogative degli organi di rappresentanza». Un botta e risposta che, almeno per il momento, è culminato con la decisione del presidente della Lega di B di indire le nuove elezioni elettive tra circa 15 giorni, precisamente il 12 settembre – esattamente un mese dopo l’accordo con Dazn. Il perché di questa mossa sembra chiaro: scoraggiare, in primis, eventuali altri candidati per via del poco tempo a disposizione e restare con il fiato sul collo a Gravina in vista delle elezioni federali di gennaio, alle quali Balata potrebbe addirittura candidarsi.

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