VIDEO | Niente da fare per la società di Eugenio Guarascio che dovrà anche pagare una multa di 10mila euro. I rossoblù restano in questo modo all'ultimo posto con soli 5 punti: «Ingiusto, ci appelleremo al Collegio di garanzia»
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Una doccia fredda in piena regola per i fan rossoblù. Il ricorso del Cosenza e del presidente Eugenio Guarascio contro la penalizzazione di 4 punti è stato respinto. I Lupi, pertanto, restano in fondo alla classifica guardando tutti dal basso verso l’alto. La Corte d’Appello Federale, presieduta da Mario Luigi Torsello, non ha ritenuto sufficienti le motivazioni addotte dal club silano ed ha confermato la sanzione irrorata dal Tribunale Federale Nazionale lo scorso 29 agosto su indicazione della Covisoc. Le speranze del patron, quantomeno di dimezzare il danno, sono andate a farsi benedire nel momento più complicato per la compagini di Alvini.
Florenzi e compagni, infatti, nell’ultima sconfitta casalinga maturata contro il Sudtirol hanno perso lo smalto e la brillantezza che aveva caratterizzato i primi due mesi di campionato. L’ultimo posto, arrivati a questo punto, indirizza il campionato dei Lupi in un’unica direzione: la lotta per la salvezza. I silani, anche al netto del -4 confermato dai tribunali, dovranno impegnarsi per mantenere la categoria e recuperare fin dalla trasferta di Cittadella (che intanto ha cambiato allenatore, ndr) il terreno perso.
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Cosenza, confermata la penalizzazione di 4 punti
La penalizzazione di 4 punti al Cosenza che oggi è stata confermata, era stata accompagnata in primo grado da una multa di 10mila euro e da un’inibizione complessiva di 18 mesi per Roberta Anania. Come si ricorderà, era stata comminata al club per il mancato versamento delle ritenute Irpef e dei contributi Inps dovuti ai tesserati per i mesi di aprile e maggio 2024. Il termine per il pagamento era fissato al 1° luglio 2024, ma il Cosenza non ha provveduto a rispettare questa scadenza. Inoltre, la Covisoc aveva rilevato che la società aveva depositato una dichiarazione non veritiera proprio nella stessa data, contribuendo così alla gravità della sanzione. Per la Corte d’Appello Federale un impianto accusatorio che ha retto anche nel secondo grado di giudizio.
La reazione del Cosenza
«Il Cosenza calcio prende atto della decisione sfavorevole e, nella piena convinzione delle proprie tesi, continuerà a battersi per vedere riconosciute le proprie ragioni. La società, dopo aver letto le motivazioni della pronuncia, proporrà ricorso al Collegio di Garanzia del Coni contro una sanzione che si ritiene ingiusta», così la società rossoblù in una nota.