Squadra falcidiata dalle assenze, ma i lupi hanno l’occasione di conquistare tre punti fondamentali contro un avversario già retrocesso in Serie C
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È probabilmente la prima volta in stagione che il Cosenza giocherà con i favori del pronostico. Se non altro perché scenderà in campo dinanzi ai suoi sostenitori e perché il Pordenone è già retrocesso in Serie C. L’esito appare quindi scontato, ma il torneo cadetto ha insegnato che le bucce di banana sono dietro l’angolo. Per tutta la settimana Pierpaolo Bisoli ha cercato di tenere alta l’attenzione, consapevole che non si può sbagliare la partita e che non esiste altro risultato che la vittoria.
Questo, ovviamente, se non si vuole seguire la squadra friulana all’inferno. È tuttavia un’ipotesi che a Cosenza nessuno prende minimamente in considerazione e che si tende a scartare a prescindere. Conquistando sei punti, infatti, quelli contro Pordenone e Cittadella all’ultima giornata, la disputa dei playout sarebbe cosa fatta. Se si sfruttasse anche il match di Pisa alla penultima giornata, poi, si potrebbero aprire altri scenari qualora Alessandria e Spal frenassero di colpo.
Cosenza in emergenza
«Domani non bisogna avere fretta - ha spiegato Bisoli in conferenza stampa -. La gara si può vincere in tutti i 90 minuti. Dobbiamo essere glaciali e concentrati in ogni situazione di gioco. Non voglio che si crei ansia se non riuscissimo a segnare subito. Ci auguriamo tutti possa essere una gara tranquilla, ma dubito che lo sarà. Il Pordenone farà la sua onesta partita, sta a noi portarla sul binario giusto». Sulle assenze. «Mancano gli squalificati Vaisanen, Di Pardo e Florenzi. In più Situm non ha recuperato e proveremo a farlo fino a domani mattina, Kongolo si è allenato solo oggi. Vallocchia ha avuto un affaticamento e non sarà convocato, Palmiero ha stretto i denti. Ma non voglio scuse. Venderemo cara la pelle per vincere».