Il caos che circonda la Serie B si sposta dai campi di calcio ai banchi del Parlamento. Il dibattito acceso sul voto per la presidenza della Lega B, con le manovre e i tempi stabiliti dall’attuale presidente Mauro Balata, è arrivato all’attenzione del governo e delle istituzioni sportive. Alcuni gruppi parlamentari, tra cui Forza Italia e Lega, hanno chiesto un intervento urgente, suggerendo persino il commissariamento della Lega Serie B. Il motivo? La gestione da parte di Balata avrebbe portato a una «compressione mai vista dei diritti democratici di tutti gli associati» e un potenziale danno agli interessi dello Stato nel regolare svolgimento delle competizioni sportive professionistiche.

L'interrogazione parlamentare, presentata lunedì, è stata indirizzata non solo al presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ma anche al Ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, al Ministro dello Sport Andrea Abodi, e al presidente del Coni Giovanni Malagò. Il documento - secondo quanto riferito da Tuttosport -, evidenzia un forte malcontento tra le squadre del campionato cadetto, già deluse dalla gestione dei diritti televisivi per il prossimo triennio e dalla diminuzione della visibilità del torneo negli ultimi anni.

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Il malumore cresce soprattutto a causa dell'accelerazione sospetta sui tempi dell'assemblea elettiva della Lega B, fissata da Balata per l'11 settembre (prima convocazione) e il 12 settembre (seconda convocazione). Questa mossa avrebbe alimentato le tensioni, trasformando quello che era stato definito il "campionato degli italiani" in un campo di battaglia politico-sportivo. Con una gestione considerata da molti controversa e con le elezioni della presidenza federale all'orizzonte, il clima è diventato incandescente. Sul tema è intervenuto di recente anche Beppe Dossena, intenzionato a candidarsi contro Balata e che, intervistato dall'AdnKronos, ha parlato di potenziali opacità anche nelle scadenze temporali legate alla presentazione della candidatura.

Il rischio di commissariamento della Serie B è dunque un'ipotesi che prende sempre più corpo, soprattutto se non ci saranno interventi riparatori o cambi di rotta all'ultimo minuto. La situazione appare come un preludio alla già attesa Assemblea Straordinaria della Figc del 4 novembre, dove si decideranno le sorti della presidenza federale e del consiglio. Mentre il calcio giocato lascia spazio alle strategie politiche, rimane da vedere se l'intervento delle istituzioni riuscirà a riportare serenità e trasparenza in una Lega che, ad oggi, sembra aver perso la sua rotta.