Per mister Giovanni Stroppa il match all'Adriatico sarà «una partita di gamba, contro una squadra ostica»
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Tutto pronto in casa Crotone per la partita di stasera contro il Pescara allo stadio Adriatico, nella gara valevole per la quinta giornata del campionato di Serie B. I rossoblu vogliono riscattare il 2 a 1 contro il Verona nel match di sabato scorso. I delfini di mister Pillon, reduci dalla vittoria casalinga contro il Foggia, sicuramente non staranno a guardare e giocheranno la partita davanti al loro pubblico. Per il Crotone rosa quasi al completo: non sono stati convocati Barberis, Figliuzzi, Martella e Sampirisi; rientra capitan Cordaz tra i pali, ma sicuramente ci sara un turn-over negli undici che scenderanno in campo.
A qualche ora dal match, mister Stroppa ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni dell'Fc Tv: sarà «una partita di gamba – ha dichiarato – non so quale sarà la condizione fisica, se avranno recuperato (riferendosi al Pescara n.d.r.), però è una squadra ostica, gioca con lo stesso sistema del Verona, con meno palleggio e più verticalità. Ha giocatori davanti di ottima gamba, e quindi dovremo essere ancora più bravi nel non sbagliare nel palleggio». «C'è il vantaggio di giocare di sera – continua l'allenatore rossoblu – abbiamo giocato sabato con 30 gradi, una cosa di non poco conto, però giocare di sera potrebbe migliorare la condizione fisica».
Riguardo al turn-over in campo, visto che il Crotone ha affrontato tre gare in dieci giorni, Stroppa ha dichiarato che «sicuramente qualche giocatore, per forza di cose, sarà alternato o sostituito». In merito al match di sabato scorso, perso in casa contro i gialloblu di Fabio Grosso, il mister ha dichiarato: «grande merito va al Verona perchè ha creato i presupposti per portare a casa la partita, grande demerito va a noi perchè quello che ha fatto il Verona lo ha fatto su errori nostri. Quindi, dobbiamo lavorare sugli errori. Le situazioni che abbiamo creato le abbiamo realizzate con ottime idee, ci siamo arrivati vicino, abbiamo sbagliato. Dobbiamo lavorare per non sbagliare».