Pohjanpalo porta avanti i lagunari nel primo tempo, poi i rossoblù di Viali sprecano tante occasioni. D’Urso agguanta il pari al 90’
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Ultimi 180’ decisivi, ma non poteva essere altrimenti. Il Cosenza contro il Venezia ha visto il baratro, restando però a galla al 90’ grazie ad una rete di D’Urso che ha concretizzato la grande mole di gioco prodotta. Troppo spuntato l’attacco dei Lupi, colpevole di aver dilapidato occasioni su occasioni. Con un finalizzatore degno di tal nome probabilmente l’esito sarebbe stato differente. Come il resto del campionato.
La compagine silana è attesa dagli incontri di Ascoli e sette giorni dopo col Cagliari al Marulla. Prevedibile che quel giorno saranno ventimila gli spettatori sugli spalti, esattamente il doppio di quanti erano oggi pomeriggio. Encomiabili e rumorosissimi, hanno sospinto la squadra fino all’ultimo secondo sperando in una clamorosa rimonta.
Voca ko, Florenzi in panchina
Viali si dispone a sorpresa con il 3-4-3 avanzando D’Orazio e Rispoli ai lati del tandem mediano Calò-Bresciani. Voca è infortunato, ma, dopo la squalifica, torna Marras dall’inizio. Davanti non c’è Nasti: tocca a Finotto fare coppia con Zilli. Vanoli invece non rinuncia alla difesa a tre e posiziona Ellertson in appoggio a Johnsen e del bomber Pohjanpalo.
Marras sfiora il vantaggio dopo 9’ con una rasoiata dal limite, lo imita Tessman al 20’ sventagliando dalla distanza. Sul match incide il primo caldo stagionale, ma Joronen deve usare tutta la sua elasticità per neutralizzare una sponda di D’Orazio su cui si stava avventando Finotto.
Pohjanpalo, che prodezza
La partita vive di fasi alterne e il pallino del gioco passa da una squadra all’altra fino al vantaggio di Pohjanpalo: una vera e propria prodezza. Andersen al 35’ crossa dalla destra, il centravanti finlandese si avvita su stesso superando Meroni ed incorna di testa. La palla bacia il palo e gonfia la rete: applausi.
L’occasione del pareggio arriva subito. Marras verticalizza per Finotto che si invola verso il pipelet lagunare aggirandolo. A porta vuota, però, calcia sui tabelloni lasciando di stucco il Marulla e i suoi compagni di squadra. Viali nella ripresa dà fiducia agli stessi undici, ma ancora Finotto spreca goffamente un bel cross di Zilli. E’ il segnale che bisogna cambiare e il tecnico dei Lupi ne avvicenda tre buttando dentro D’Urso, Praszelik e Nasti al posto di Rispoli, Calò e dell’attaccante ex Spal.
La riprende D’Urso
Gli effetti si vedono subito. Il Cosenza alza il baricentro e va vicino al gol con una zuccata di D’Orazio che viene deviata casualmente in corner da Candela. La sfida inevitabilmente aumenta i giri del motore. Cheryshev consente a Micai di guadagnarsi la pagnotta, ma il Venezia viene infilato centralmente. D’Urso inventa, ma Marras spreca da due passi. I Lupi premono forte. Brescianini apparecchia per Delic: alto sopra la traversa. La firma sul gol del pareggio la mette D’Urso esattamente quando l’arbitro indica cinque minuti di recupero. Da solo a centro area incorna per il meritato 1-1.
Il tabellino di Cosenza-Venezia
COSENZA (3-4-3): Micai; Vaisanen, Meroni, Martino; Rispoli (11’ st D’Urso), Calò (11’ st Praszelik), Brescianini (34’ st Cortinovis), D'Orazio; Marras, Zilli (28’ st Delic), Finotto (11’ st Nasti). A disp.: Marson, Lai, Salihamidzic, Venturi, Kornvig, Agostinelli, Florenzi. All.: Viali
VENEZIA (3-5-2): Joronen; Hristov, Ceppitelli, Carboni; Candela, Andersen (17’ st Busio),Tessmann, Ellertson (25’ st Cheryshev), Zampano (39’ st Milanese); Pohjanpalo (39’ st Ciervo), Johnsen (16’ st Pierini). A disposizione: Bertinato, Neri, Modolo, Sverko, Novakovich. All. Vanoli
ARBITRO: Meraviglia di Pistoia
MARCATORI: 34’ Pohjanpalo, 45’ st D’Urso (C)
NOTE: Spettatori circa 10mila con 94 ospiti. Espulsi: -. Ammoniti: Johnsen (V), Calò (C), Vaisanen (C). Angoli: 7-6 per il Cosenza. Recupero: 3’ pt -