Il gol di Tutino nel primo tempo tiene per mezz’ora in apprensione il Como. Ma alla fine al “Sinigaglia” è festa per tutti. Innanzitutto per il Como che, grazie all’1-1 firmato da Verdi, ma soprattutto visto che il Venezia non vince, torna in Serie A. Ma sorride anche il Cosenza che conclude il campionato senza perdere e con il suo nuovo record di punti dal ritorno in B: 47. Per non parlare di Tutino che grazie al suo 20° gol in campionato scrive altri due record. In primis stacca Marco Negri e si issa solitario come record-man nei marcatori in una singola stagione in Serie B con la maglia dei lupi. E poi raggiunge Cheddira che lo scorso anno con il Bari era riuscito a segnare per 7 gare consecutive in cadetteria.

Le scelte di formazione

Nonostante le assenze di Calò e Venturi, Viali conferma il modulo, 3-5-2, dando fiducia a Cimino, titolare per la prima volta nella sua gestione, che si piazza sul centrodestra di una difesa completata da Meroni e guidata da Camporese. A centrocampo Marras e D’Orazio esterni, conferma per Viviani e Zuccon e chance per Florenzi preferito ad Antonucci. In avanti è ancora Mazzocchi a dar supporto a Tutino.

Nel Como invece Roberts va di 4-2-3-1 con Cutrone a supporto di Gabrielloni, Strefezza e Da Cunha esterni.

Tutino spaventa il “Sinigaglia”

L’inizio del Como è molto contratto e dopo qualche minuto il Cosenza fa venire i brividi al “Sinigaglia” prima con Mazzocchi anticipato all’ultimo, subito dopo con Tutino che approfitta di un’uscita a vuoto di Semper e calcia verso la porta sguarnita. Un difensore salva sulla linea. Cutrone prima del quarto d’ora prova a scuotere i suoi ma il suo destro è alto di poco. Nel frattempo dal “Picco” arrivano brutte notizie per i lariani visto il gol del Venezia. Ma il peggio deve ancora venire perché il Cosenza gioca in leggerezza ed alla mezz’ora passa. Azione splendida partita dalla difesa che porta al cross di Zuccon dalla destra, sponda aerea di Florenzi e gol di Tutino che di sinistro supera Semper e fa 20 in campionato scrivendo e riscrivendo record. Il Como è terrorizzato e nell’ultimo quarto d’ora non costruisce nulla se non un sinistro di poco fuori di Da Cunha. Si torna al riposo sullo 0-1.

Nella ripresa è tutto un altro Como

Roberts pesca dalla panchina Verdi e Baselli ad inizio ripresa. Le mosse del tecnico gallese sembrano sortire buoni effetti perché il Como inizia a creare occasioni. Ci provano Cutrone e Sala, poi Micai è super su Verdi. Il portiere nell’occasione si fa male e deve lasciare il posto a Marson. Il “Sinigaglia” intorno al quarto d’ora esulta lo stesso senza alcun gol perché lo Spezia ribalta il Venezia ed il Como riprende a respirare. Verdi testa i riflessi di Marson con un bel rasoterra, prima che Florenzi sprechi lo 0-2 dopo una splendida discesa di Marras sulla destra. I padroni di casa cercano il pari con tutte le forze e ci vanno ancora vicino con…Camporese che sfiora l’autogol per anticipare Cutrone. Al 27′ la spinta del Como dà i suoi frutti perché Cutrone viene steso in area da Meroni e Verdi è freddo a spiazzare Marson con un colpo da biliardo. Nonostante il pallino del gioco resti in mano dei lombardi, la loro pressione di attenua e nell’ultimo quarto d’ora si attende solo il fischio finale. Al “Sinigaglia” può iniziare la festa: il Como è in Serie A, il Cosenza saluta con un pareggio i suoi tifosi.