Il Cosenza chiude i conti con la pratica salvezza. A meno di clamorosi incastri, tutti negativi, centra l’obiettivo minimo di conquistare il diritto a disputare anche il prossimo torneo di Serie B. Sarà il sesto consecutivo. Il finale di stagione, tuttavia, potrebbe diventare anche più interessante se qualcuno non dovesse reggere l’alta quota tra le squadre che lo precedono in classifica. Ma per affrontare questo discorso i Lupi dovranno vincere ad Ascoli la prossima settimana.

Contro il Bari, accompagnato da 1500 encomiabili sostenitori, ha strappato l’intera posta in palio confermando solo nella prima mezzora i progressi già apprezzati sette giorni fa. Poi ha subito il ritorno degli ospiti, resistito e festeggiato al 90’. I playout sono distanti cinque punti, mentre gli spareggi promozione sono a quattro distanze. Insomma, le reti di Mazzocchi, Tutino, Calò e Forte valgono oro colato. 

Mazzocchi-Tutino: uno-due micidiale

Alla lettura delle formazioni emerge come Viali punti ancora sull’undici che ha dominato a domicilio la Reggiana. Confermati il terzetto difensivo davanti a Micai, D’Orazio a sinistra, Antonucci mezzala e il tandem Tutino-Mazzocchi in attacco. Giampaolo, invece, si affida all’ex Nasti con a supporto Kallon, Aramu e Sibilli. In porta Pissardo preferito ad un incerto Brenno. Tanti gli assenti, Puscas il più importante.

Parte forte il Cosenza, con Calò che chiama all’intervento basso il pipelet avversario su un calcio piazzato. Ma sono le prove generali per il gol che arriva sugli sviluppi di un’altra punizione. Il pallone, battuto dal regista rossoblù, dal secondo palo viene rimesso a centro area da D’Orazio. Un gioco da ragazzi per Mazzocchi gonfiare la rete per l’1-0. I Lupi dominano, sembrano indemoniati e trovano il raddoppio al 17’ con il solito Gennaro Tutino che apre il piattone per raccogliere un assist di Marras. Per lui è il sedicesimo centro stagionale: in tutta la storia del club solo Marco Negri ha fatto meglio in un singolo torneo cadetto con 19 gol. 

Nasti illude, Calò non perdona

I padroni di casa giocano che è una meraviglia, mentre il Bari è completamente intontito dall’uno-due preso in pieno volto. Lo spartito cambia intorno alla mezzora con gli uomini di Viali che d’improvviso scompaiono dal campo. Biancorossi pericolosi con Kallon che di testa non inquadra lo specchio e con una punizione di Pucino che impegna Micai. I pugliesi spingono, Camporese per poco non fa autogol, poi Nasti ringrazia Sibilli per il passaggio smarcante e riapre i giochi con il gol del 2-1 nella stessa porta dove un anno fa si sbloccò. Nell’altra, rientrati dagli spogliatoi, timbra il palo facendo tremare il Marulla.

Il Bari spinge, reclama un paio di rigori che non ci sono, sfiora il pari con un diagonale velenoso di Sibilli e poi alza bandiera bianca perché Giacomo Calò estrae dal cilindro una meraviglia assoluta. E’ il 34’ quando pennella nel sette una punizione stupenda. È un’autentica gemma, il sigillo alla partita che vede anche Forte iscriversi nel tabellino dei marcatori su un altro assist di D’Orazio: terzo gol in 180’ per lui.

Il tabellino

Cosenza-Bari 4-1
COSENZA (3-5-2): Micai; Venturi (1' Fontanarosa), Camporese, Meroni; Marras (17' st Cimino), Zuccon (15' st Florenzi), Calò (41' st Viviani), Antonucci, D’Orazio; Tutino (25' st Forte), Mazzocchi. A disp.: Lai, Marson, Gyamfi, Crespi, Canotto, Frabotta. All.: Viali
BARI (4-2-3-1): Pissardo; Pucino (30' st Dorval), Di Cesare, Vicari, Ricci; Maita (41' st Acampora), Benali (41' st Achik); Kallon (30' st Bellomo), Aramu (15' st Morachioli), Sibilli; Nasti. A disp.: Brenno, Matino, Lulic, Guiebre, Zuzek, Edjouma, Zamboni. All.: Giampaolo
ARBITRO: Zufferli di Udine
MARCATORI: 5' pt Mazzocchi (C), 17' pt Tutino (C), 44' pt Nasti, 34' st Calò (C), 43' st Forte (C) 
NOTE: Spettatori presenti 9.503 con 1507 sostenitori del Bari. Espulso al 37' st Bellomo per comportamento violento. Ammoniti: Venturi (C), Zuccon (C), D'Orazio (C), Benali (B), Pucino (B), Micai (C). Angoli: 5-2 per il Bari. Recupero: 3' pt – 5’ st