Dodici mesi fa quel gol che fece sognare i tifosi rossoblu. Poi la retrocessione tra i cadetti ed il miracolo a cui è chiamato quest’anno insieme ai suoi compagni
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Dieci partite. Dieci. Poi sfileranno i titoli di coda. Su una stagione iniziata male e che, si spera, non finisca peggio. I segnali incoraggianti, sono arrivati. Ma non basta. La strada che porta alla salvezza è ancora lunga. E impervia. Il successo con il Palermo ed il pari con il Padova hanno portato punti e sorrisi. Ma serve maggiore continuità. Parola di Simy. L’uomo in più in questa fase delicatissima della storia rossoblu. Il calciatore che più o meno un anno fa segnava “alla Ronaldo” alla Juventus, infilando il pallone in rovesciata dietro le spalle di Szczesny. E che dodici mesi dopo si ritrova in fondo alla classifica di Serie B. Dal paradiso all’inferno. Insomma. Dalla corsa salvezza in A a quella tra i cadetti. Con addosso sempre la maglia rossoblu. Quella voluta fortemente nonostante la retrocessione. Immaginando, ovviamente, un altro campionato. Ma adesso conta la realtà. Contano queste dieci partite. Dieci. Dalla Salernitana all’Ascoli. Dal prossimo impegno all’ultimo. Da affrontare una per volta. Come fossero tutte finali. Senza pensare troppo