La sosta di novembre porta con sé riflessioni e dati di fatto che, inevitabilmente, generano anche confronti con il passato. Un terzo del campionato, infatti, è andato negli archivi e rispetto a un anno fa la situazione si è per molti versi ribaltata. 

Catanzaro e Cosenza: la differenza punti rispetto al ‘23-24

Se non fosse per la penalizzazione di quattro punti, il Cosenza avrebbe conquistato solo un punto in meno rispetto alle prime 13 giornate della passata stagione. Un andamento da play-off, che proietterebbe i lupi verso un incredibile quinto posto - a pari merito con la Cremonese e più in alto rispetto a Palermo, Bari, Brescia e Sampdoria.

Crollo deciso, invece, per quanto concerne il Catanzaro – che 365 giorni fa contava 21 punti, mentre oggi ne ha 15. Sei punti di differenza che non fanno felici i tifosi, abituati alla squadra d’assalto di vivariniana memoria. Le aquile giocano con il freno a mano tirato, come testimoniano la marea di pareggi (9 in 13 partite) sul groppone e i due punti sulla zona play-out.

Chi sale e chi scende

Per quanto concerne le altre compagini del campionato cadetto, Spezia e Pisa sono quelle che registrano il dato migliore. La squadra di D’Angelo ha conquistato 17 punti in più rispetto a un anno fa: ciò significa essere passati dalle ultimissime posizioni all’attuale terzo posto.

Benissimo, e non poteva essere altrimenti, anche la capolista. I toscani sono passati da 16 a 30 punti: un +14 che testimonia la crescita di questa società, di cui il 3-0 alla Sampdoria è solo una conferma.

Male Palermo e Cremonese: sei punti in meno per i rosanero (17 vs 23), quattro per i grigiorossi (18 vs 22). Il passivo più negativo lo si nota per Cittadella (-7 e diciannovesimo posto) e Modena, con otto punti in meno rispetto a 365 giorni fa, quando con Paolo Bianco in panchina rappresentava una delle sorprese del campionato.