A poche settimane dal primo fischio d'inizio del torneo cadetto non è stato ancora raggiunto l'accordo per la trasmissione delle partite. I club rischiano di perdere tra 1,4 e 3 milioni di euro
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Il mondo della Serie B è attualmente in una situazione di vero e proprio caos senza precedenti riguardo ai diritti televisivi, un problema che minaccia di compromettere gravemente le finanze delle società coinvolte. La mancanza di investitori stranieri e le difficoltà nel mercato trasformano la stagione che partirà ufficialmente il prossimo 16 agosto, con il match d'esordio tra Brescia e Palermo, in un vero e proprio campo minato per molte squadre. Oramai è chiaro. Nella stagione 2024/2025 i club di Serie B rischiano di perdere tra 1,4 e 3 milioni di euro rispetto ai proventi televisivi e alla mutualità con la Serie A.
Con l'uscita di Helbiz Media, la Serie B si aspetta un taglio significativo nei ricavi televisivi, passando dai 43 milioni dell'ultimo campionato a un obiettivo di circa 33 milioni all'anno. Questo rappresenterebbe una perdita netta di circa 10 milioni di euro. Le conseguenze economiche per le società potrebbero dunque essere pesanti.
Questo stato di incertezza, legato ai diritti tv rischia anche di condizionare le mosse di calciomercato delle squadre e il futuro dei club più piccoli potrebbe essere in bilico. Un primo approccio per provare a salvare il salvabile è puntare su un aumento degli spettatori e degli abbonamenti. Tuttavia, il contributo derivante da questi aspetti rappresenta solo una piccola percentuale, massimo il 10%, del budget totale e spesso è quasi annullato dai costi operativi delle partite.
Un'altra strategia potrebbe essere la riduzione dei costi salariali, ma anche qui si incontrano ostacoli significativi. Anche squadre come le calabresi Cosenza e Catanzaro, già in fondo alla classifica degli ingaggi, trovano difficile operare ulteriori tagli. Di conseguenza, molte società si stanno orientando verso giocatori provenienti dalla Serie C, dove i salari sono più contenuti.
La Lega Serie B guidata da Guido Balata sta cercando disperatamente nuove fonti di finanziamento. Nonostante i colloqui con vari broadcaster, nessuno sembra realmente disposto a pagare i 43 milioni richiesti per l'esclusiva dei diritti. L'opzione rimasta è una co-esclusiva senza limitazioni di piattaforma o tempo, con Sky e Dazn che potrebbero garantire 32 milioni all'anno. Tuttavia, resta incerta la partecipazione di Mediaset, con alcuni speranzosi che possa entrare in gioco a sorpresa. Per Balata dunque una bella gatta da pelare con lo scorrere del tempo che sicuramente non gioca a favore del presidente della Lega B.