La squadra rossoblù conquista i tre punti nell’ultimo match interno alla piscina di Campagnano. Una vittoria meritata per la compagine allenata da Francesco Fasanella, che nel 2025 avrà il compito di mantenere soprattutto una continuità per lottare nelle zone alte della classifica
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L’ultimo sorriso dell’anno solare è arrivato con merito e perspicacia sportiva, sapendo trarre il massimo dal proprio potenziale. Non è un caso come la vittoria del Cosenza su Trieste per 12-9 sia arrivata dopo un match giocato ad alta intensità dalle due compagini, ma soprattutto determinato dalla maggior lucidità sotto rete delle cosentine.
Il secondo confronto di fila del Cosenza in casa non ha deluso le attese dei tifosi, come sempre sono stati generosissime nell’incitare le cuffie rossoblu sino all’ultimo secondo effettivo. Gara con un copione ben diverso, quindi, rispetto a quanto visto col Rapallo: la compagine calabrese ha saputo sin da subito dare un’impronta diversa all’incontro, mirando subito al cuore dei problemi del team giuliano, arrivato a Cosenza con un margine di quattro punti di distacco.
Ed è stato proprio l’ottimo inizio a determinare un po’ una sorta di lasciapassare per il match: il 6-2 iniziale ha rappresentato un forte segnale, negli altri giochi i punteggi di 2-4, 3-2, 1-1 non hanno smosso più di tanto il canovaccio del match, confermando come questo Cosenza sia una squadra temibile: «Questa vittoria rappresenta un grande traguardo – ha dichiarato il presidente Francesco Manna – e consolidiamo la nostra classifica in Serie A1: siamo un team quindi da tenere d’occhio».
Felicità e sorrisi che non mancano quindi in casa cosentina, la solita prestazione maiuscola di Lupinogina con sei gol e le doppiette di Mandelli, Misiti e Santoro restano una garanzia di qualità. La Smile ora è quinta con 16 punti raccolti, frutto di cinque vittorie, un pari e tre ko, nonché 95 reti fatte e 74 subite (terza miglior difesa della Serie A1).
Il mister Francesco Fasanella a conclusione del girone d’andata ha racchiuso il pensiero dell’ambiente: «Soddisfatto della classifica, dovevamo fare questo percorso e forse potevamo avere qualche punto in più. Abbiamo fatto lo sgambetto a una grande: era un nostro obiettivo, ci siamo riusciti contro Trieste». Dall’altra parte, il tecnico Paolo Zizza non tornerà a casa soddisfatto della prestazione: «Abbiamo giocato al di sotto delle nostre possibilità, peccando nell’intensità e finendo poi con l’innervosirci e smarrire lucidità. Sconfitte così ogni tanto fanno bene per riacquistare umiltà, dobbiamo ancora crescere sotto l’aspetto mentale e imparare che ogni impegno fa affrontato al massimo della concentrazione».
COSENZA PALLANUOTO - PALLANUOTO TRIESTE 12-9 (6-2; 2-4; 3-2; 1-1)
COSENZA PALLANUOTO: Nigro, Stavolo, Ciudad Herera, Mandelli 2, Misiti 2, Malluzzo, Morrone, Lupinogina 6, Le Fosse, Santoro 2, Occhione, Reda, Brandimarte. All. Fasanella
PALLANUOTO TRIESTE: Sparano, Citino 1, De March, Cordovani, Gant, Cergol 3, Klatowski 2, Colletta, Gragnolati, Vukovic 1, Matafora 1, G. Zizza, Apollonio, Koptseva 1. All. Zizza
Arbitri: Guarracino e Alfi.
NOTE: uscita per limite di falli Klatowski (T) nel quarto periodo; superiorità numeriche Cosenza Pallanuoto 4/8+1 rigore, Pallanuoto Trieste 1/8