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Dal San Calogero, nel Vibonese, al Milan. Dal campionato di Promozione alla Serie A. Passando da Rende, Cosenza, Sunderland ed Inter. Massimiliano Mirabelli è ufficialmente il nuovo direttore sportivo del club rossonero. Una figura voluta fortemente da Marco Fassone, dg della neonata dirigenza milanista, con Antonio D'Ottavio che sarà il nuovo capo-osservatore di casa Milan.
Chi è Massimiliano Mirabelli. Nato a Rende il 15 agosto 1969, Mirabelli ha svolto una carriera da libero nelle categorie inferiori tra lo stesso Rende, ma anche Trani, Altamura, Castrovillari e Crotone. Ritiratosi a soli 26 anni, inizia una nuova trafila per divenire dirigente. Lavora come osservatore per club come Empoli e Inter, ma nel 1997 riceve anche l’incarico di direttore sportivo del San Calogero, club con il quale vince immediatamente il Girone B di Promozione. È l’inizio di una nuova carriera ricca di successi. Nel corso degli anni, vince per due volte l’Eccellenza Calabra con l’Acri e la Rossanese. Poi torna al Rende, con cui porta a casa per la terza volta l’Eccellenza Calabra e anche la Serie D, arrivando a un soffio dalla Serie C1 nel 2006, quando i suoi perdono la finale dei playoff contro il Taranto.
Cosenza nel cuore. Nel 2007 il Rende cede il titolo sportivo al Cosenza e Mirabelli accetta il nuovo incarico, inventandosi nel ruolo di allenatore un tecnico di categoria come Domenico Toscano. La ripartenza dalla Serie D coincide immediatamente con la sesta promozione nella carriera del dirigente, bissata l’anno successivo con la vittoria del Gruppo C della Seconda Divisione Lega Pro. Sette promozioni in dodici anni di carriera, prima che nell’estate del 2010 si interrompa la collaborazione con il Cosenza. Inizia una nuova fase nella carriera di Mirabelli. Passa alla Ternana, poi addirittura in Inghilterra per collaborare con il Sunderland (2013-14). E, infine, trova la sua dimensione ideale all’Inter, dove viene chiamato dall’amico Piero Ausilio. Prima come semplice osservatore (dal 2014), poi come responsabile del settore. Con lui, arrivano in nerazzurro Ivan Perisic, Mateo Brozovic e Jeison Murillo. Colpi di mercato all’insegna del controllo dei conti e della prospettiva. Prima di decidere di mettersi in proprio e accettare la corte di Fassone e del nuovo Milan.
Il ritratto di Damiano Paletta. Damiano Paletta, ex presidente del Cosenza dal 2007 al 2009 che con Mirabelli direttore generale ha conquistato due storiche promozioni consecutive. «Di Massimo posso solo dire tutto il bene del mondo. Ci ha fatto vincere due campionati di seguito partendo dall'intuizione del duo Toscano-Napoli in panchina. E' passionale, competente, rigido nel suo lavoro soprattutto con i procuratori che per alcuni direttori sportivi è un po' il punto debole. E' sicuramente rispettoso, ma poi ognuno deve fare i suoi interessi. L'esperienza a Cosenza credo sia stata la base che l'ha forgiato prima di quelle al Sunderland e all'Inter. Succedere a Galliani – continua Paletta - che reputo uno dei migliori dirigenti italiani degli ultimi venti anni, è il giusto riconoscimento del suo lavoro e della sua serietà. Ha valori importanti che gli provengono dalla grande famiglia a cui appartiene ed è una persona rispettosa dei rapporti, si fa voler bene. La sua vittoria – conclude l’ex presidente rossoblu – è un po’ anche la nostra vittoria, dell’intera Calabria sportiva».
Il comunicato ufficiale. "AC Milan comunica di aver affidato la responsabilità dell’Area Tecnica della Società al Signor Massimiliano Mirabelli, che assume anche la carica di Direttore Sportivo.
Alessio Bompasso