Finisce tra i fischi la prima del Crotone all’Ezio Scida. Musica stonata che fa da accompagnamento all’invito “dimettiti” rivolto al tecnico pitagorico Davide Nicola. Non proprio il film immaginato alla vigilia. E’ vero che in Calabria sbarcava il Napoli. Ma è vero anche che mai come in questo periodo il sogno di battere i partenopei fosse così alla portata.

 

Vuoi i problemi di Sarri ed i suoi reduci da tre sconfitte di fila, vuoi la prima davanti al pubblico calabrese giunto a Crotone da ogni parte della regione. Un sogno infranto dopo pochi minuti, diciassette per la precisione, quando Ferrari e Martella concedono a Callejon il pallone dell'uno a zero. Un regalo formato gigante al pari di quello confezionato e messo sui piedi di Maksimovic da Cordaz al minuto trentaquattro.

 

Due gol che tagliano le gambe ai rossoblu, nonostante la follia di Gabbiadini e l’uomo in più tra i pitagorici. A poco serve il quasi gol di Rohden nella ripresa ed il centro di Rosi ad una manciata di minuti dal gong. All’Ezio Scida finisce nel peggiore dei modi. Ultima chance per Nicola mercoledì contro la Fiorentina. Otto sconfitte in nove partite sono troppe anche per il più innamorato dei tifosi rossoblu. almeno due i tecnici già interpellati dal club pitagorico.

 

Nel frattempo si è dimesso da vice presidente e da consigliere di Lega, Salvatore Gualtieri. Motivi personali alla base della sua decisione, gli stessi che hanno portato anche il fratello a lasciare la società calabrese.

 

Alessio Bompasso