Un nome che a Gioia Tauro fa parte della leggenda. Dici Scigliano e il pensiero va a quella squadra che, nella stagione 1981/82, guidata dall’indimenticabile professore Franco Scoglio, vinse il campionato di Serie D, portando così la Gioiese fra i professionisti. A far parte di quella squadra c’era Gianni Scigliano, attaccante, fra i calciatori più amati dal pubblico viola. Un nome che a distanza di ben 41 anni è ancora sinonimo di vittoria, perché a rinverdirlo è stato il figlio Gianni. Il ruolo è ben diverso, perché fa il difensore, ma alla fine si festeggia ugualmente una promozione, anche se dall’Eccellenza alla Serie D.

 il dg Ventra della Gioiese e Gianni Scigliano

Fatto sta che Andrea Scigliano, arrivato a Gioia con il ricordo di un padre vincente, nel giro di pochi mesi ha fatto in modo di essere ricordato anch’egli per essere un calciatore altrettanto vincente. Dopo Cosenza e Locri, un’altra promozione per il difensore reggino, abituato a parlare poco, ma a rispondere con i fatti. Si è ritagliato il proprio spazio, dando una mano al tecnico Graziano Nocera, offrendo il proprio contributo quando è stato chiamato in causa.

Un brutto colpo subito nella gara di coppa contro l’Igea gli ha fatto chiudere in anticipo la stagione ed ha festeggiato con le stampelle, però questa rimane anche la stagione di Andrea Scigliano. Figlio d’arte, sicuramente, ma anche in grado di poter dire la sua fra i Dilettanti. Un campione silenzioso, umile, ma sempre propositivo, efficace e costruttivo in ogni suo aspetto. Si vincono anche con gente come Andrea Scigliano i campionati. Papà Gianni è sicuramente soddisfatto, anche perché la tradizione si rinnova e così dopo 41 anni ecco un’altra promozione con la Gioiese, dove il cognome Scigliano è destinato ad essere ricordato ancora a lungo, non solo per le gesta sul campo, ma anche e soprattutto per i valori umani, sempre in alto.