È Ciro Greco, pugliese del Team Posia, il vincitore della seconda edizione della Granfondo Terùn che ha visto al via da Scalea. All'evento hanno preso parte circa 400 cicloturisti provenienti da tutta Italia e dall’estero, in particolar modo da oltre oceano, grazie anche al gemellaggio tra la Squadra Terún calabrese e quella di San Francisco in California. Greco ha vinto in volata su Alex La Mantia, del Team Velociraptor P.Bettini, e Onofrio Monzilli, del Team Autoricambi Marrone. Podio femminile per Mara Parisi del team Ucd Rionero il Velocifero, che ha tagliato il traguardo davanti a Cinzia Tarantini e Chornomorents Oksana.

Gara tra natura, colline e vista mozzafiato

Il gruppo di ciclisti ha seguito un percorso di 126 km con 1900 metri di dislivello, che dalla costa è giunto nell’entroterra, attraversando i territori di San Nicola Arcella, Praia a Mare, Tortora, Lauria, Nemoli,  Rivello, Trecchina e Maratea. Gli atleti, dopo un primo tratto non troppo impegnativo, hanno raggiunto le colline e affrontato le montagne del versante lucano del Parco nazionale del Pollino, prima di ritornare a godere della splendida vista sul mar Tirreno e giungere nuovamente a Scalea al traguardo in via Michele Bianchi. «Come lo scorso anno, organizzazione ottima – ha dichiarato Maurizio Fondriest, campione del mondo su strada 1988 – anche quest’anno ogni bivio era coperto da vigili, forze dell’ordine e volontari. Sono veramente poche le granfondo con un servizio così impeccabile e un percorso così straordinario».

La soddisfazione degli organizzatori

«E’ stato emozionante davvero, vedere 400 atleti partire da Scalea per poi fare tutto il percorso – ha dichiarato Rossano Bruno, presidente della Squadra Terùn Scalea – un lavoro incredibile per il quale ringrazio tutti a partire dai miei compagni di squadra con cui ho condiviso un anno di duro lavoro che si è concluso nel migliore dei modi, grazie alle regioni: Calabria e Basilicata, all’Anas, alle prefetture di Cosenza e Potenza, alle questure di Cosenza e Potenza e alla compagnia dei Carabinieri di Scalea e Potenza, alle amministrazioni comunali, alle associazioni, ai volontari e a tutti i ciclisti con i loro team».

«Era difficile eguagliare quanto fatto lo scorso anno ma, siamo addirittura riusciti a fare meglio – ha dichiarato Franco Campilongo, proprietario assieme al fratello Maico e a Kristian D’Angelo, del ristorante Terùn di Palo Alto, nella Silicon Valley in California –. Grazie a Rossano Bruno e tutti i ragazzi della squadra Teùn Scalea che si sono impegnati oltre ogni limite per raggiungere questo strepitoso risultato».

Le storie di Sergio e Leonardo

Tra le centinaia di partecipanti è curiosi, tra la folla c'erano anche Sergio Muru e Leonardo Marino, due biker della squadra "Granfodno Terùn" che lo scorso autunno sono rimasti vittime di due differenti incidenti avvenuto proprio quando erano in sella alle loro bici. A Sergio, che aveva subito lesioni al bacino in un incidente nei pressi di Diamante, era stato consigliato di non salire più su una bicicletta, ma dopo diverse operazioni e le cure di un luminare, è potuto tornare ben presto alla sua passione e ieri era a Scalea per sostenere l'evento del presidente Rossano Bruno. Ancora peggio era andata a Leonardo Marino, finito in coma dopo aver battuto la testa sull'asfalto di una strada periferica a Santa Maria del Cedro. Ma a cinque giorni dal suo risveglio, i medici l'hanno mandata a casa perché, ha detto, «non riuscivo a stare fermo», e vincendo le sue paure è risalito in sella solo qualche settimana più forte. Anche lui ha seguito la manifestazione per rimanere vicino ai compagni di squadra.