Il presidente della società pitagorica commenta duramente l'aggressione subita dai sostenitori rossoblù dopo il match giocato al Ceravolo di Catanzaro
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Il derby di Serie C tra Catanzaro e Crotone, valido per la dodicesima giornata, è andato ormai in archivio. I giallorossi hanno battuto per 2-0 la formazione rossoblù e hanno così consolidato il primo posto in classifica, portandosi a quota 32 punti, staccando di 4 lunghezze i pitagorici (28), che nel frattempo sono anche stati scavalcati in classifica dal Pescara (29).
Ma se in campo la gara è stata combattuta, ma comunque leale, non si può dire la stessa cosa di ciò che si è verificato sugli spalti e soprattutto all'esterno del Ceravolo. Scontri, un ispettore di polizia in ospedale con la testa rotta, pietre dei catanzaresi contro pullman che trasportavano tifosi del Crotone, ultras pitagorici che creano scompiglio in città mentre i bus li stanno portando via. Senza dimenticare una presunta aggressione ai danni della fidanzata del portiere del Crotone Branduani.
Una serie di episodi che messi insieme rappresentano una pagina da cancellare che, senza ombra di dubbio, hanno rovinato lo spettacolo che il derby ha regalato sul rettangolo verde.
Nelle ore succesive al triplice fischio a commentare su Instagram l'aggressione subita dai tifosi del Crotone è stato anche il presidente rossoblù Gianni Vrenna: «Vergogna! Agguato ai pullman dei tifosi del Crotone con a bordo donne e bambini. Vergognatevi». Questo il duro sfogo del numero uno della società pitagorica.