Dopo le dimissioni del patron Francesco Sergi, la nuova società guidata da Giovanni Cutrí comunica di aver concluso il rapporto con Francesco Ascone, con l’allenatore e di aver rivoluzionato il parco giocatori: «Salvare la categoria e la dignità è il primo obiettivo».
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Continua la rivoluzione in casa Palmese. Dopo le dimissioni del presidente Francesco Sergi e l'ingresso alle redini della società di Giovanni Cutrì, il club comunica di aver concluso il rapporto con il direttore sportivo Francesco Ascone. «La decisione è maturata poiché in quest'ultimo periodo il ds è particolarmente impegnato sul fronte lavorativo e non può dedicare un'adeguata attenzione alla squadra - scrivono in una nota i neroverdi -.In questo momento delicato che stiamo attraversando, occorre una presenza più costante a fianco alla squadra da parte di una figura importante come il direttore sportivo. Lo stesso Ascone prendendo atto della situazione ed attribuendosi anche lui stesso la responsabilità dei mancati risultati sportivi raggiunti, ha convenuto che non ci sono i presupposti per continuare insieme questa stagione».
I deludenti risultati maturati nella stagione in corso hanno spinto la Palmese a scegliere di rivoluzionare anche il parco giocatori. «Questa sofferta decisione si è resa necessaria per tentare di dare una sterzata per il proseguo del campionato, in modo da terminare questa stagione con una tranquilla salvezza ed adeguare la rosa ai nuovi programmi societari - spiega il sodalizio pianigiano -. Pertanto dopo un confronto "vis a vis", con serenità e di comune accordo, si è deciso di interrompere il rapporto con i calciatori Simone Lavilla, Michail Tsampourakis , Giuseppe Sapone, Francesco Napolitano, Antonio La Torre e Antonio Saba (’05).
Oltre ai calciatori menzionati siamo in attesa di un secondo confronto con altri due elementi per concordare la permanenza o la rescissione».
La compagine neroverde, infine, intende tranquillizzare i tifosi sul fatto che «stiamo valutando diversi nomi in entrata per garantire alla Palmese una rosa all’altezza della categoria. Una volta definito completamente il quadro dei giocatori in uscita, porteremo a compimento le trattative per il tesseramento dei nuovi arrivi. Salvare la categoria e la dignità della Palmese è il primo obiettivo di questo nuovo corso societario per l'attuale stagione calcistica».
Preso atto dei cambiamenti in corso, del ridimensionamento dell’organico e degli obiettivi stagionali, la società e mister Zito di comune accordo hanno deciso di non continuare il rapporto di collaborazione.
«Anche questa è stata una decisione molto sofferta, ma maturata con logica e serenità da entrambe le parti - spiegano i neroverdi -Questa rescissione potrà anche permettere al mister di poter usufruire della nuova deroga che prevede che un allenatore svincolato da contratto entro il 30 dicembre, nella stessa stagione calcistica potrà assumere nuovi incarichi in altre società che militano in altri gironi o in altri campionati».
Prima di lasciare, mister Zito ha voluto ringraziare tutto l’ambiente, esprimendo il suo dispiacere per non essere riuscito a far raggiungere alla squadra gli obiettivi prefissati ad inizio stagione.
Il rammarico più grande per il tecnico, oltre a dover salutare una piazza a cui in poco tempo si era affezionato, «sono i sedici pali e i cinque gol sbagliati di fronte la porta. Se la sorte e la precisione fosse stata leggermente diversa in questo momento si parlerebbe di altro».