VIDEO | Il vice presidente vicario della Lega nazionale dilettanti è intervenuto ai microfoni di LaC News24 in vista dell'incontro al Ministero dello Sport previsto il prossimo 8 maggio
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Potrebbe essere la prima decade di maggio, a quasi un anno dall'entrata in vigore, un primo momento concreto per rivedere la contestata legge sulla Riforma dello Sport che sta mettendo a dura prova il dilettantismo italiano. Tutte le discipline sono in grande difficoltà e fra loro il calcio in particolare come sport più diffuso e praticato lamenta notevole confusione normativa e soprattutto perdite di affiliazioni e quindi di economie.
È fissato per l'8 di maggio a Roma l'incontro presso il (ripristinato) Ministero dello Sport dove sarà ricevuto l'intero Direttivo della Lega Dilettanti composto dai presidenti dei comitati regionali (fra cui ovviamente il calabrese Saverio Mirarchi), quelli di area nord, centro e sud; i consiglieri federali, e naturalmente il presidente Giancarlo Abete e quello della Figc Gabriele Gravina.
«È più di un anno che una commissione indetta da Abete sta lavorando per migliorare questa legge sul contratto di lavoro sportivo - afferma il vicepresidente vicario della Lnd Christian Mossino, in Calabria per assistere al 60° Torneo delle Regioni di Calcio a 5.- Al sottosegretario rappresenteremo le nostre necessità. Vogliamo fare in modo che almeno si possa aumentare il limite del compenso del volontariato, perché noi viviamo di volontariato».
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«Poi la possibilità di poter dare qualche contributo a persone che più che altro vengono ad aiutarci col cuore, ma comunque fissare un rimborso spese fondamentale. Quindi - continua - abbiamo ancora tanto da fare, siamo sul pezzo ma dobbiamo fare in modo di poter ottenere il prima possibile e continuare a non demordere su questa necessità. Abbiamo bisogno di sostenere le società dilettantistiche ed è impensabile che un Governo, uno Stato, possa fare questo, visto il grande sistema, il grande lavoro che a livello sociale le nostre società dilettantistiche fanno quotidianamente».