Al centro sportivo Sant’Agata si è svolta la conferenza per il ritorno del mister dopo la rescissione consensuale con Rosario Pergolizzi: «Siamo forti. Ora spero di godere dell’entusiasmo della gente»
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Bruno Trocini e Giuseppe Bonanno
«Mi ha fatto male non godere dell'entusiasmo di questa piazza che ti fa vincere le partite. Io mi auguro che attraverso i risultati e l’appoggio di tutti di centrare l’obiettivo». È carico e pronto alla sfida mister Bruno Trocini che nel corso di questa giornata per certi versi convulsa, ha preso il posto di Rosario Pergolizzi, costretto a rescindere consensualmente il contratto per gravi motivi familiari.
Trocini in città già intorno alle 13 ha pranzato al Sant’Agata per poi tuffarsi a capofitto nella nuova avventura in amaranto dirigendo da subito il primo allenamento, per poi incontrare la stampa. Ad introdurlo il direttore dell’Area Tecnica Giuseppe Bonanno che ha dato il benvenuto a mister Trocini e salutato affettuosamente Pergolizzi. Bonanno ha spiegato che «l'ottimo lavoro svolto l'anno scorso» ha facilitato una scelta per certi versi obbligata.
Poi è toccato a Trocini spiegare: «per me è stato molto facile accettare di nuovo Reggio, prima di tutto perché sono stato bene secondo perché come ho detto magari in qualche altra intervista in passato mi è dispiaciuto molto non poter continuare un lavoro iniziato, faticoso, faticosissimo, e quindi non ho avuto dubbi nell'accettare questa proposta perché lo ritengo come un ritorno al passato». Insomma Trocini dice che non avrebbe accettato altro «se non la Reggina in questa categoria».
Dopo aver fatto un in bocca al lupo a Pergolizzi, Trocini ha sottolineato di aver allenato fino a pochi mesi fa una decina di attuali giocatori che sono rimasti e tra quanti sono arrivati di quelli nuovi di averne già allenati e incontrati diversi: «sono giocatori che conoscono e avevo voglia di tornare qua. La squadra è forte adesso, ci sono tutte le possibilità di giocarcela. Io sono felice di questo, sono qui per quello. Perché ci credo. Insomma non ci sono altre a tre strade, sono consapevole, e siamo consapevoli tutti».