Prestazione sottotono, rigore dubbio e tanta sofferenza fisica ma, alla fine, la vittoria è arrivata e quella, come ha evidenziato mister Pergolizzi nel post-partita di Igea Virtus-Reggina, fa sempre morale. Il problema è che all’orizzonte c’è l’avversario più difficile che gli amaranto potessero affrontare in questo inizio di stagione: la Scafatese dl tecnico Francesco Fabiano.
All’esordio i gialloblù hanno mandato al tappeto l’Acireale già nel primo tempo, grazie alla tripletta di un sanguigno Ciro Foggia, vero rapace di area di rigore. In generale, i canarini hanno giocato una partita estremamente cinica e intensa, pur prendendosi inizialmente qualche rischio. Sull’1-0 l’Acireale ha avuto la grande chance per pareggiare su calcio di rigore ma Marchionni si è fatto ipnotizzare da un ottimo Becchi. Da lì la truppa gialloblù ha acquisito sempre più fiducia, dimostrando grande capacità di gestione e rischiando pochissimo.

La Reggina, d’altra parte, non ha subito molti attacchi da parte dell’Igea Virtus ma ha sofferto tanto sul piano del gioco e del ritmo, risultando spesso lenta e prevedibile. Alcuni giocatori, Salandria e il nuovo arrivato Dall’Oglio su tutti, sono apparsi ancora un po’ indietro di condizione.
Siamo ancora a settembre ed è lecito sentire le gambe pesanti ma ora la truppa di Pergolizzi ha l’obbligo di accelerare il processo.

Torneranno a disposizione del tecnico siciliano Porcino, Barillà e Barranco: le loro assenze si sono sentite, nonostante la buona prova degli under Forciniti e Giuliodori, quest’ultimo il migliore in campo insieme a Ragusa. Inoltre, l’allenatore amaranto – di comune accordo con la società – ha deciso di affrontare a porte chiuse gli allenamenti che si svolgeranno tra giovedì 12 e sabato 14: silenzio e riservatezza per preparare quello che si presenta già come uno scontro diretto. Dovrebbe far parte dei convocati anche l’ultimo tesserato, il centrocampista classe 2006 Mamadou Ndoye che va a rimpolpare un reparto già esperto e assortito.