L'accordo sembrava vicino, ma il proprietario, che aveva dato le proprie dimissioni, è tornato sui suoi passi. L'ente regionale verso l'affiancamento al Comune e alla Metrocity per il 29
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Momenti vitali sono quelli vissuti dalla Reggina. Per il club amaranto è iniziata la settimana della passione, quella che porterà al verdetto ultimo, quello del Consiglio di Stato. Un giudizio definitivo, che scandirà la vita o la morte del sodalizio dello Stretto. Ora dopo ora si stanno accavallando tantissime novità intorno alla Reggina, fra mobilitazione politica e il passaggio di proprietà, che pareva imminente e che, invece, ora risulta vivere una fase di stallo.
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Regione e Reggina
Partiamo dalla politica: la Regione Calabria dopo aver valutato attentamente le carte, ha deciso di dare il via libera per la costituzione in giudizio dell’ente regionale al Consiglio di Stato a fianco della Reggina, come auspicato ieri dal sindaco ff Carmelo Versace. Una decisone che ha formalizzato l'assessore regionale allo Sport, Giusi Princi: «La Regione Calabria sarà al fianco della Reggina 1914 all'udienza di martedì prossimo presso il Consiglio di Stato. La Reggina non rappresenta solo una città o un territorio, ma uno spirito identitario che va oltre i confini del calcio e soprattutto oltre i confini della Calabria. Motivo per cui posso annunciare - in accordo con il presidente della Regione, Roberto Occhiuto - che l’Ente si costituirà in giudizio in difesa della società amaranto in vista dell'udienza di giorno 29 agosto al Consiglio di Stato».
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Il club dello Stretto si ritroverebbe affiancato il 29 agosto da tutta la politica calabrese: Comune, Città Metropolitana e Regione. Il massimo possibile per ottenere l’ammissione in Serie B.
Ilari e Saladini
Di contro, però, c’è un’accoppiata che non molla. Sì, perché Manuele Ilari non si decide a mollare il giocattolo: né lui né chi è dietro di lui, ovvero Felice Saladini. L’attuale proprietario, che aveva annunciato le dimissioni, è tornato sui suoi passi, imbeccato da chi gli ha venduto la Reggina. Saladini è stato chiaro con Ilari, dopo aver appreso dell’intenzione del romano di farsi da parte: in caso di ammissione in Serie B, vorrà comunque i quattro milioni pattuiti dall’accordo.
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Stando così le cose Ilari avrebbe fatto dietrofront, consapevole del rischio di mollare - come aveva promesso - la Reggina a titolo gratuito. Brunetti e Versace non sono riusciti a ottenere la firma sull’atto di vendita del club, con gli investitori (ancora sconosciuti) che iniziano a spazientirsi. È fondamentale che la situazione si sblocchi: al Consiglio di Stato si deve arrivare con un quadro delineato che dia discontinuità a una gestione non gradita da nessuno, ma a giorno 29 mancano solamente due giorni lavorativi, considerando il weekend in mezzo.