La penalizzazione per gli amaranto arriva, ma gli atti finiscono in Procura per altri accertamenti: un modus operandi che non convince affatto
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Tanto tuonò che piovve. La Reggina, dopo settimane di dibattito, si prende tre punti di penalizzazione dalla Figc, a cinque giornate dalla fine del campionato. La classifica cambia ma non troppo: per fortuna, la bravura di Inzaghi (da sottolineare) e dei suoi ragazzi ha fatto sì che anche col segno meno in classifica, gli amaranto riuscissero comunque a stazionare in zona playoff, con un margine di tre lunghezze sul nono posto, occupato da Palermo, Ternana e Modena,squadre indietro con la formazione dello Stretto per gli scontri diretti e/o differenza reti. Di fatto, dunque, il vantaggio è di quattro punti, visto che in caso di arrivo a pari merito con una di queste tre formazioni, la Reggina prevarrebbe.
Reggina penalizzata, riflessioni in atto e la Procura continua a indagare
Quello che fa riflettere, però, è il modus operandi di una Figc che penalizza la società di via delle Industrie, ma al contempo ammette al mondo, con una nota, di aver trasmesso gli atti in Procura per ulteriori accertamenti. Per farla breve: intanto ti condanno, poi capiamo meglio. Un’ammissione che, da un lato, presta il fianco ai vari ricorsi di una Reggina furente, convinta di aver operato nel giusto; dall’altro, getta in discussione nuovamente un sistema giuridico calcistico che continua a stravolgere le classifiche a una manciata di giornate dalla fine delle stagioni regolari: succede in Serie B ma anche in C, dove negli ultimi quindici giorni hanno ricevuto il segno meno Siena e Monterosi.
L’atteggiamento, dunque, non può che destare dubbi, nell’amarezza di una sentenza che, in ogni caso, macchia entrambe le parti in causa. La Reggina che, per il secondo anno di fila, balza agli onori delle cronache per punti sottratti per vicende extra campo; la stessa Figc, il cui operato non sembra esente da criticità, soprattutto se messo in relazione con la casistica in essere, che la vede punire un club che si è avvalso di una legge di stato, decisamente più pesante di una scadenza federale. Il come finirà è una grossa incognita, anche in virtù di una graduatoria che non ha visto la Reggina, per ora, scivolare fuori dai playoff. Ma se, poniamo caso, gli amaranto giungessero noni, a uno o due punti dall’ottavo posto, come si potrebbero giocare gli spareggi per la Serie A con dei ricorsi, quasi certamente, ancora da discutere?
La Reggina intanto aspetta il parere del Tribunale sul concordato
Nel frattempo tuttavia, la speranza è che si abbia velocemente l’omologa del Tribunale sul concordato. Nelle scorse settimane si era indicato aprile come mese decisivo per ottenere il timbro definitivo, che chiuda definitivamente la partita legale e che permetta la società dello Stretto di giocarsi al meglio tutti i possibili ricorsi che verranno, anche in considerazione che questo -3 è relativo solo al primo dei due deferimenti riguardanti la Reggina (quello per le scadenze bucate a febbraio).
Riunione al Sant'Agata
Nel day-after, della sentenza che ha visto gli amaranto ricevere tre punti di penalizzazione dal Tribunale Figc, si poi è tenuta una riunione fra proprietà, presidenza e gruppo squadra, come si legge in una nota diffusa dal club amaranto.
Nel comunicato, si legge: "Aiutiamoci a vicenda per dimostrare a tutti chi siamo, soprattutto sul campo! A cominciare da venerdì contro il Brescia!". È questo il senso profondo e sincero emerso dalla riunione in videoconferenza tra Felice Saladini, Marcello Cardona, Filippo Inzaghi, lo staff tecnico e la squadra al completo. Il direttore sportivo Massimo Taibi, impegnato per lavoro fuori sede, aveva già ricevuto anticipazioni sui contenuti della riunione. "Uniti si vince, uniti si superano le difficoltà e si raggiungono i traguardi", altro concetto emerso con gli applausi finali della Sala Nakamura, occupata per intero da squadra e staff.
Nel corso di questo incontro, infine, la proprietà e la presidenza della Reggina hanno spiegato anche i passaggi che hanno portato all'esito della sentenza di ieri del Tribunale Federale, con la penalizzazione di tre punti, e ribadito a tutti garanzie e fiducia, rimarcando il concetto che il Club amaranto ricorrerà in Appello perché convinto di aver agito sempre e comunque in trasparenza e legalità. I prossimi impegni della Reggina fuori dal campo potranno arrivare dunque fino al Collegio di Garanzia del Coni, per restare in ambito sportivo, o sfociare addirittura al Consiglio di Stato. Sempre uniti e pronti ad aiutarsi a vicenda, per continuare a regalare un sogno alla nostra meravigliosa città ed ai nostri ineguagliabili tifosi.