L'ex portiere è ancora al Sant'Agata accanto a quei ragazzi che lui stesso ha contribuito a portare.Un altro encomio va fatto a Pippo Inzaghi che oggi si sta allenando in condizioni francamente indecenti
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Massimo Taibi e Pippo Inzaghi sono fra i pochi che stanno avendo la dignità di rimanere al capezzale della Reggina, anche se tutto pare andare a rotoli. Su queste colonne, in passato, gli sono state mosse alcune critiche (a livello tecnico) sull’operato, ma l’attaccamento e la professionalità mostrate in questi giorni sono decisamente encomiabili.
In una barca che affonda, dove anche i più fedeli se ne vanno, l’ex portiere è ancora lì, allenamento dopo allenamento, accanto a quei ragazzi che lui stesso ha contribuito a portare al Sant’Agata. Sui social lo ha sottolineato. In una story su Instagram, ha rimarcato l’impegno di questi uomini: «L’orgoglio e la dignità di chi non molla mai. Onore a voi».
Altro grande professionista SuperPippo: ha vinto Mondiali e Champions League, oggi si sta allenando in condizioni francamente indecenti, di cui - se avrà coraggio - un giorno Felice Saladini risponderà.
Al Sant’Agata stanno scarseggiando inservienti, dipendenti e viveri. Se ne sono andati, esasperati e svuotati, sia Salvatore Conti, segretario del club, che Giuseppe Geria, l’uomo chiamato e fatto firmare fino al 2026. Quest’ultimo, eccellenza del calcio giovanile, doveva ricostruire “Casa Sant’Agata”, quel concetto di centro sportivo che potesse sfornare i nuovi Perrotta e Di Lorenzo: è finita in maniera orribile.
Dicevamo della squadra e di Inzaghi. Le condizioni, fra una città che brucia e un caldo senza precedenti, sono complicatissime, aggravate da un disinteresse della proprietà (vecchia e nuova che sia) che sta divorando tutto. La Reggina si allena ma iniziano a crollare i nervi, fagocitati da una depressione dilagante.
Il punto di rottura non è lontano: Inzaghi, Crisetig, Loiacono e tutti quanti hanno un cuore, ma sono anche professionisti ed esseri umani e, come tutti, hanno un limite che è prossimo al sorpasso. Si vocifera che domani possa essere in città un esponente di quella che potrebbe essere la nuova società: si aspetta, sperando che non si venga disattesi.