L'attesa è quasi finita e tanto più ci si avvicina al verdetto, tanto più infiamma la polemica. Si terrà domani, venerdì 9 maggio, l'udienza decisiva per la Reggina sull'approvazione del piano di ristrutturazione dei debiti presentato al Tribunale di Reggio Calabria. Un appuntamento che potrebbe regalare al club un futuro di serenità dal punto economico o una grandissima complicazione per l'iscrizione al prossimo campionato di Serie B, il cui termine ultimo è fissato il 20 giugno prossimo.

Come ribadito, senza omologa del concordato, per la Reggina l'iscrizione alla B 2023/24 sarebbe qualcosa di estremamente complicato.

Cellino sogna il fallimento

Uno scenario, quest'ultimo, in cui spera il Brescia Calcio, che ha perso i playout con il Cosenza, rimediando anche unasqualifica - due turni a porte chiuse e uno 0-3 a tavolino che non cambia sportivamente nulla rispetto all'1-1 maturato in campo - leggera visto l'indegno spettacolo di violenza offerto dai propri tifosi. I lombardi di Massimo Cellino, infatti, hanno denunciato la società di Saladini per il concordato, presentando una lettera avversa al Tribunale ma anche ai Ministri della Giustizia e dello Sport, nonché ai vertici del calcio e dello sport italiano (Figc, Serie B e Coni) e alla Covisoc.

Secondo quanto riferito da Gazzetta.it, Cellino avrebbe fatto vagliare da uno studio milanese i dettagli del piano che, secondo la relazione, non sarebbe privo di irregolarità. Secondo il Brescia, in poche parole, il piano anzi sarebbe ricco di macroscopiche violazioni normative.

Verità a breve

Di fatto, in realtà, il Brescia sogna un default della Reggina che potrebbe spalancare ai biancoblu le porte del ripescaggio.Domani, direttamente dalle aule del Tribunale di Reggio Calabria - in cui sono attesi anche dei rappresentanti dei bresciani - se ne saprà di più.