Una nota diffusa dall'Associazione italiana calciatori (Aic) e dall'Associazione italiana allenatori di calcio (Aiac) spiega la situazione in casa amaranto: «Senza stipendio dallo scorso mese di giugno»
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Prosegue la battaglia a distanza che vede protagonisti i calciatori della Reggina e la società amaranto. Dopo la messa in mora dei giocatori e le dichiarazioni di Taibi, è arrivata una nuova nota dell’Aic a alimentari ulteriori discussioni. Nel testo, infatti, l’Associazione Italiana Calciatori e Allenatori hanno ribadito l’intenzione dei tesserati di astenersi dalle prestazioni lavorative, sottolineando come manchino ancora le retribuzioni da giugno a oggi.
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Questa la nota dell’Aic
«I calciatori professionisti, lo staff tecnico, inclusi i preparatori atletici della Reggina 1914 S.r.l., l’Associazione Italiana Calciatori e l’Associazione Italiana Allenatori di Calcio, manifestano la loro forte preoccupazione per la situazione della Società, ribadendo, sin da ora, l’astensione dalle prestazioni lavorative dei lavoratori coinvolti. Da un lato, infatti, pur a fronte di formali atti di messa in mora, nelle forme previste dal vigente Accordo Collettivo, la Società ha, ancora oggi, omesso di corrispondere le retribuzioni fisse e variabili e le indennità contrattuali ai calciatori e allo staff tecnico, sin dallo scorso giugno 2023. Circostanza che rappresenta un caso isolato nell’ambito di tutte le serie professionistiche. Dall’altro lato, decorso infruttuosamente il termine del 31 luglio 2023, l’intero staff tecnico non è stato regolarmente tesserato dalla Società e, pertanto, come previsto dai rispettivi vigenti Accordi Collettivi, risulta formalmente esonerato. Analogamente, alla data odierna, i campi da gioco in uso alla Reggina risultano inadeguati e non manutenuti, con gravissimi rischi per la salute sicurezza dei lavoratori sportivi».
La situazione
Difficile, considerando quanto sta avvenendo, che con queste premesse ci possa essere il ritorno della squadra al Sant’Agata. Già da giorni la società, come ha sottolineato lo stesso Taibi, si stava muovendo per far sì che a partire dal 18 agosto i giocatori potessero tornare ad allenarsi al Centro Sportivo.
Da parte di Manuele Ilari, infatti, c’è grande fiducia sull’esito del Consiglio di Stato per la riammissione in Serie B e la mossa del ripristino del ritiro sarebbe stata fondamentale per diversi aspetti: dal segnale mandato all’intero movimento al logico impatto sportivo che avrebbe la riammissione di giorno 29.
Quanto comunicato da Aic e Aiac non lascia, però, spazio a grandi margini di manovra, evidenziando come l’intenzione dei tesserati non sia assolutamente quella di rientrare al Sant’Agata se non cambieranno le situazioni relative a stipendi, contratti e campi da gioco.