Il 2024 è stato un anno di illusioni e disillusioni per la Reggina. La rimonta e poi la sconfitta ai play-off contro il Siracusa al termine della stagione ‘23\24, i buoni propositi estivi poi traditi sul campo nel corso di quella corrente. La scorsa estate la società del patron Ballarino ha infatti accolto mister Pergolizzi, fresco di promozione con il Campobasso, e diversi giocatori di categoria superiore.

Ciò però non è bastato a creare un gruppo compatto né a ottenere la spinta desiderata. Neanche il cambio al timone – con il ritorno in panchina di Trocini – è riuscito a scacciare via tutti i fantasmi. Dopo la vittoria all’esordio contro la Vibonese, la truppa amaranto pareggia contro Pompei e Nissa per poi riscattarsi nel derby contro il Locri e confermarsi contro la Sancataldese.

Montagne russe, qualcuno direbbe: la Reggina non è sin qui riuscita a trovare continuità di gioco e di risultati e nel frattempo il Siracusa è scappato provvisoriamente a +7. Una distanza importante che gli uomini di Trocini devono provare a ridurre immediatamente: al rientro dalla sosta natalizia c’è l’Igea Virtus al Granillo, poi il big match contro la Scafatese in trasferta e infine il recupero del match a Favara.

Staff tecnico e squadra hanno lavorato anche a Capodanno per non arrivare impreparati a questo trittico di partite, che dirà molto sulle ambizioni di Barillà e compagni.

C’è curiosità anche di capire quali saranno le prossime mosse societarie, vista l’apertura del calciomercato. La rosa è stata giustamente sfoltita, ora bisogna puntellare quei ruoli che necessitano di interpreti diversi.

Su tutti la prima punta: Barranco fatica a reggere da solo il peso dell’attacco, Curiale è sul piede di partenza e Rosseti non offre le giuste garanzie. Ecco che allora l’aiuto potrebbe arrivare da Catania: Montalto e Costantino piacciono agli amaranto e potrebbero rappresentare l’identikit perfetto per Trocini.

Il 2024 della Reggina si chiude con più ombre che luci ma il 2025 è l'anno giusto per rilanciarsi.