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REGGIO CALABRIA - Quattro punti di penalizzazione da scontare nella corrente stagione sportiva e sei mesi di inibizione per l’amministrazione unico e legale rappresentante della società Giuseppe Ranieri. Sono queste le cifre del verdetto emesso dal tribunale federale nazionale nei confronti della Reggina per alcune irregolarità nei pagamenti dei contributi Inps e delle ritenute Irpef relative agli emolumenti dovuti ai propri tesserati.
Una penalizzazione attesa da tempo, che arriva a distanza di otto mesi dai fatti contestati, e su cui adesso la Reggina farà ricorso. L’obiettivo della società amaranto è quello di ottenere uno sconto di uno o due punti. Nelle prossime settimane sono in programma anche i dibattimenti per altre società del campionato che dovranno scontare dei punti di penalizzazione. Al momento, infatti, solo Reggina (-4) e Foggia (-1) sono penalizzate, ma l’elenco delle sanzioni del girone C di Lega Pro sembra destinato ad allungarsi. Per l’ambiente amaranto l’orizzonte non sembra particolarmente incoraggiante.
A quelle arrivate ieri, infatti, potrebbero aggiungersi nuove penalità, prima fra tutte il -1 per la mancata presentazione della fidejussione entro il 30 giugno e arrivata soltanto in ritardo per l’iscrizione al campionato. Da valutare le situazioni relative agli altri stipendi. Nel mirino di questa sanzione il mancato versamento, entro i termini, dei contributi Inps gennaio e febbraio 2014 e gli stipendi per i tesserati del quadrimestre novembre – febbraio 2013-2014. Per la Reggina, adesso, si fa più importante l’aspetto sportivo con il cammino il Lega Pro diventato improvvisamente ancora più difficile. Il penultimo posto è realtà e gli uomini di Francesco Cozza, da qui in avanti, non possono più permettersi nuovi passi falsi.