Confermato quanto anticipato subito dopo la seconda penalizzazione: si discute tutto in un'unica udienza. Senza uno sconto, si andrà al Coni
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La Reggina si prepara al viaggio alla Corte federale d'Appello, secondo e ultimo gradino della giurisdizione federale. Un passaggio fondamentale, in cui la società spera di vedersi riconosciute le ragioni che l'hanno portata a percorrere la via del concordato, saltando alcune scadenze Figc nei mesi di febbraio e marzo. Gli amaranto vogliono quantomeno un forte sconto sul -7 decretato dal Tfn, in due tranche. In merito, peraltro, stavolta il giudizio sarà unico.
Udienza unica
Come anticipato subito dopo l'uscita della seconda sentenza, infatti, l'obiettivo del club era discutere le due pene (quella del -3 e la successiva del -4) in un'unica tranche. L'arrivo celere delle motivazioni della seconda sentenza ha fatto si che si potessero accorpare i ricorsi, con la soddisfazione della Reggina, che premeva per quest'opzione. «La Reggina esprime soddisfazione per la estrema celerità dei procedimenti in corso - ha sottolineato il sodalizio amaranto con un comunicato - e ringrazia sia il Tribunale Federale Nazionale, sia la Corte Federale di Appello per la eccezionale attenzione concessa nella tempistica di svolgimento dei relativi giudizi».
Coni e classifica
In realtà questa velocità giova soprattutto alla Lega Serie B. Gli amaranto, infatti, sono pronti a rivolgersi al Coni qualora neanche in secondo grado venissero riconosciute le ragioni in cui il club crede. Senza un forte sconto di pena, infatti, la Reggina uscirà dalla giustizia federale, allungando ulteriormente i tempi. Una situazione che potrebbe comportare la richiesta di blocco dei playoff, come avevamo scritto diverse settimane fa, che comunque Inzaghi sogna di conquistare anche con l'aggravio del -7. La classifica adesso dice che l'ottavo posto è distante un punto, stante le sentenze che smorzano i 52 punti conquistati dagli amaranto sul campo. Per questo è doveroso crederci, senza pensare ad eventuali riduzioni di appello o al sopracitato Coni.
Quanti punti potrebbero servire? Con sei su sei ci sarebbe quasi la certezza di esserci, ma la possibilità che potrebbero anche bastarne quattro non è del tutto da scartare per Inzaghi, che nel frattempo però è stato sibillino sul suo futuro. A una decina di giorni dalla conferenza pre-Frosinone, in cui l'attuale allenatore della Reggina aveva chiaramente dichiarato: «Il mio mandato andrà avanti», una nuova intervista del mister, rilasciata stavolta ai colleghi di Tuttomercatoweb, ha gettato nuove ombre sulla sua presenza in panchina nella stagione 2023/24.
Le parole di Inzaghi
Rispondendo, infatti, a una domanda sulla prosecuzione della sua avventura in riva allo Stretto, Inzaghi ha dichiarato: «Come professionista ho sempre avuto l'abitudine di confrontarmi con le società nelle quali ho lavorato al termine della stagione per parlare del futuro che si prospetta. Questo al di là di qualsiasi accordo contrattuale. Ovviamente qualora centrassimo i playoff in questo campionato credo che sia giusto pensare ad alzare l'asticella per il prossimo. Proprio per questo voglio parlare con la proprietà, il presidente e con la dirigenza per capire quali traiettorie verranno seguite».
Chiaro, il messaggio non è un annuncio di un addio, ma di certo lascia qualche dubbio rispetto a quanto detto alla vigilia del match dello Stirpe, in cui invece era stato categorico nel ribadire la sua centralità nel progetto Reggina. Un'intervista, peraltro, che fa seguito ad alcune voci su un presunto interessamento del Modena nei suoi confronti. Dopo quello che fu lo sfogo di Benevento, poi contenuto da un post sui social, Inzaghi torna a gettare incertezza sul proprio percorso in amaranto.