VIDEO | L'ex arbitro, già questore di Milano e prefetto di Lodi, abbraccia la carica affidatagli dal nuovo proprietario, Felice Saladini
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La Reggina ha un nuovo Presidente. Sarà Marcello Cardona il numero uno del club di via delle Industrie: l'ex arbitro, già questore di Milano e prefetto di Lodi, abbraccia la carica affidatagli dal nuovo proprietario, Felice Saladini. Cadorna si è presentato alla stampa, affiancato proprio da Saladini. Le loro parole.
Felice Saladini
«Tutti insieme possiamo perseguire importanti traguardi per dare alla città la giusta visibilità in ambito di trasparenza. Sto scegliendo persone con competenza in questo aspetto. La governance del club sarà composta da un team di professionisti che sarà completamente rinnovato.
Il nuovo presidente della Reggina é Marcello Cardona, che si é messo a disposizione del club e della città di Reggio Calabria. É un grande sportivo, ha fatto l'arbitro in serie A, é un alto rappresentante della città, non c'è di meglio per affrontare il risorgimento di questo club».
Le prime parole in amaranto di Marcello Cardona
«Ringrazio Saladini per aver rilevato il club, non è stato affatto facile. Lo ringrazio per aver pensato a me, mando un saluto a Gravina e Balata, a tutti i presidenti della serie B e a tutto il mondo arbitrale. Venti giorni fa non mi sarei immaginato tutto ciò, Felice Saladini mi ha dato appuntamento per parlare delle sue intenzioni e mi ha reso orgoglioso di questo, perché Saladini é un imprenditore molto serio. Sono andato all'incontro con grande curiosità, sono rimasto colpito dalla sua umiltà, mi ha raccontato la sua vita, fatta di famiglia, lavoro e sacrifici. Abbiamo affrontato dei temi indirizzati alla trasparenza, alla crescita e ai giovani.
É stato molto gratificante dal punto di vista umano la sua stima. Sono figlio di Turiano, Falzea, io sono partito da qui, da Reggio e sono arrivato ad arbitrare in serie A, quando ho finito ho chiesto al presidente AIA di tornare alla sezione di Reggio Calabria. Mi ricordo la prima volta in cui sono andato allo stadio con mio padre, Reggina-Tevere Roma, terminata con il gol di Valsecchi. Era il 1965 e il presidente era Oreste Granillo.
Tutta la storia della Reggina, da Benedetto, Foti, Dattola, sino a Mimmo Praticò. Per tutte queste ragioni ho deciso che si poteva fare, che era possibile portare la mia esperienza, trasparenza, al servizio della città e del club. Sostenere un imprenditore calabrese che ha un appeal nazionale straordinario, sono qui anche per il mio motivo di vita, sognare. Io credo che dobbiamo ricominciare a sognare».
«Sono molto emozionato, non potevo mai immaginare quindici anni che fa sarei potuto diventare presidente della Reggina, la squadra che seguivo in serie A. É un grande orgoglio vivere questo momento, insieme a che vuol fare qualcosa di importante insieme a me. Noi vogliamo il massimo coinvolgimento con tutti, dalla stampa, alle istituzioni e a tutta la città. Dobbiamo guidare la Reggina e per farlo serve tanta esperienza e tanto entusiasmo. Vogliamo fare divertire la gente e fare parlare la Reggina in tutto in Paese. Sono stato all'Assemblea dei club di B e la Reggina ha un grande valore per tutti, noi oggi dobbiamo rifarla vivere e fare sognare la nostra gente, Reggio Calabria e la Calabria intera».
«Cosa aspettarci dalla Reggina? Vogliamo una squadra che giochi bene a pallone. Chi verrà potrà godere di serenità, cercherò di dargliela con la mia esperienza. E se giocheremo bene ma il risultato non sarà quello atteso, torneremo comunque a casa contenti. Vogliamo che la gente sia sorridenti, bisogna essere felici. Vogliamo dare una prospettiva trentennale a questa società. Noi il 5 agosto giocheremo a Genova con la Sampdoria, vogliamo andare a Marassi con una serenità, sapendo che abbiamo un futuro. Dobbiamo sognare, anche perchè i sogni spesso si realizzano».
«Il mio impegno sarà estremamente importante, l'apertura é totale per tutti, nel rispetto dei ruoli, dobbiamo fare in modo di vivere normalmente, con serenità, nello stile reggino. La proprietà mi ha detto di fare tutto quello che desidero realizzare. Io sono qui a costo zero, il mio operato é gratuito, sarò presente dove devo essere presente. Dobbiamo farci conoscere in Lega, in Federazione, dobbiamo farci conoscere per quello che facciamo ora. Oggi io sono qui perché sento il dovere di essere qua. É una grande opportunità per cercare di costruire qualcosa di importante. Con Felice Saladini non abbiamo trovato nulla di discordante, noi di Reggio siano semplici, vogliamo solo vedere vincere la nostra squadra. Vogliamo mettere nelle migliori condizioni chi lavora per noi».
«Con Saladini c'è una completa unità d'intenti, abbiamo già un rapporto importante, partendo dalle famiglie. Abbiamo un progetto serio, ma che parte dal basso, dare prospettiva ai nostri giovani e a tutti i collaboratori».