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REGGIO CALABRIA - Il nuovo corso amaranto, il terzo di questa travagliata stagione, prova a giocare la carta del senso d'appartenenza incarnato da mister Roberto Alberti. Per il tecnico marchigiano, si tratta infatti di un ritorno in riva allo Stretto e a sottolinearlo, nella conferenza stampa di presentazione, è lo stesso numero uno del club di via delle industrie. "Nel 91 - ricorda Foti - quando da poco mi trovavo da solo alla guida della società, in un momento difficile, Roberto mi chiese di tenere in piedi la Reggina perché allo spogliatoio c'avrebbe pensato lui".
Foti, che ha anche annunciato a breve il lancio di un'iniziativa congiunta insieme al Comune di Reggio Calabria, ha fatto sottoscrivere ad Alberti un contratto fino a giugno esprimendo l'auspicio di poter continuare il rapporto in futuro. Ora però c'è da pensare al presente, all'ultimo posto e a un gruppo da risollevare, sotto tutti i punti di vista. In questo senso il nuovo tecnico ha fatto sfoggio d’ottimismo dicendo di credere in questa squadra. “Il percorso – ha detto - sarà difficile, ma se il gruppo ritroverà i valori che ha smarrito uscirà da questa situazione. Questa Reggina vale più dell’attuale classifica”. Chiara la tabella di marcia. Tornare a fare punti nei prossimi due match contro Foggia e Catanzaro e poi, nella sosta, valutare con il presidente eventuali interventi nel mercato di gennaio. Nel frattempo Alberti che sarà affiancato da Saffioti e Leoni, nei ruoli rispettivamente di preparatore atletico e allenatore dei portieri, cercherà di stimolare uno spogliatoio che dalla batosta di Lamezia in poi, è apparso improvvisamente nervoso e privo di qualsiasi motivazione. “Non prometto nulla – conclude Alberti – ma di fronte ad una sfida difficile non mi sono mai tirato indietro”.