La Reggina si prepara a vivere la trasferta di Perugia. Una tappa fondamentale per il campionato degli amaranto, costretti a fare risultato dopo i due stop consecutivi contro Cosenza e Parma. Lo sa bene anche mister Inzaghi, intervenuto all'antivigilia del match del Curi, ancora una volta volto a difendere i suoi calciatori nonostante i risultati recenti. «Ce la siamo giocata alla pari con squadre che hanno tutta un’altra storia. Non siamo mai stati in lotta per non retrocedere: siamo dispiaciuti per il momento, ma serve anche essere realisti. Iniziano dieci gare fondamentali, partiamo da zero con quattro punti di vantaggio su quello che è il nostro sogno (i playoff, ndr)».

In casa Reggina, sentendo Inzaghi, si inizia a ragionare anche sul futuro: «Questa è una squadra che ha commesso pochissimi errori. Dobbiamo creare un percorso, a fine stagione vedremo chi merita di rimanere per il prossimo anno. Abbiamo una società ambiziosa, con il DS Taibi che ha azzeccato almeno l'80% dei giocatori, di cui venti erano nuovi».

Tre assenti a Perugia

Contro gli umbri mancheranno Ricci e Obi, più lo squalificato Cionek: «Il primo è guarito, pensavamo di portarlo ma sarebbe un rischio. L'ex Inter sarà con noi fra 10-15 giorni, dovrebbe tornare e vedremo come starà».

Inzaghi, poi, torna sul rendimento recente e sottolinea: «Meritavamo almeno quattro-cinque punti in più, non va dimenticato. Qualche pareggio in più ci avrebbe fatto meglio, sebbene spesso non sia dipeso da nostri errori. Noi scendiamo in campo sempre per vincere».

Infine, poi, da parte dell'allenatore, un pensiero sui singoli, a partire da Ménez: «L'atteggiamento di Jérémy va sempre rimarcato. A me non piace la gente che parla, ma i giocatori che corrono. Majer? Ha fatto un girone d'andata da Champions League, è un calciatore che mi piace molto. Se avesse tenuto sempre quel rendimento forse non sarebbe qui».