Dopo aver annunciato l'addio, il proprietario amaranto ha ritrattato, avanzando pretese economiche per lasciare il club. Esasperati i sostenitori che hanno diffuso un comunicato durissimo: «Giocare con la nostra passione è inaccettabile, la città vi disprezza e non vede l'ora che ve ne andiate»
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Una notte tumultuosa intorno alla Reggina 1914. Ieri vi avevamo raccontato della resistenza rinnovata di Manuele Ilari. L'imprenditore romano ha alzato un muro a sorpresa, dopo aver promesso l'addio. Gli acquirenti ci sono, ma Ilari sta giocando col fuoco: in 48 ore ha prima provato a chiedere cinque milioni (!) di euro, poi ha fatto sapere di non volere cedere prima del 29 agosto. L'ultima versione l'ha raccontata Carmelo Versace, sindaco ff della Città Metropolitano, ad Antenna Febea: per togliere il disturbo dalla Reggina, Ilari vorrebbe un indennizzo di 500mila euro.
In mezzo, il delirante comunicato sull'assenza di offerte per la società di via delle Industrie: un teatro dell'assurdo che nessuno avrebbe voluto vedere.
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Alta tensione
Il teatro dell'assurdo è dunque servito: gli acquirenti ci sono, rappresentati e guidati da Ivan Rizzuto, e sono pronti a entrare nel club e a presentarsi a Roma lunedì per incontrare la Figc alla vigilia dell'incontro al Consiglio di Stato. Tutto questo però, a oggi, è bloccato: la richiesta di Ilari ha fatto imbestialire tutti. Dai sindaci ff Versace e Brunetti a questo gruppo di investitori potenziali, passando per Taibi, la squadra e i tifosi.
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La nottata non ha portato sostanziali novità: tutti stanno cercando di far ragionare Ilari, ma non si è ancora smosso nulla. Le trattative si sono protratte fino alle ore piccole, ma l'imprenditore romano non ha modificato il alcun modo le sue ultime richieste. Oggi sarà una giornata chiave: senza la cessione, la credibilità degli amaranto al Consiglio di Stato sarebbe pressoché nulla. Un paradosso, dal momento che la Reggina sarà accompagnata da Comune, Metrocity e Regione Calabria.
Tifosi
Proprio sull'udienza del 29 agosto, ieri sera si è svolta la riunione anche del tifo organizzato. Gli ultras stanno organizzando la salita a Roma. Non sono mancate, comunque, le discussioni sull'atteggiamento di Ilari, che ha portato al rilascio di un comunicato che non lascia spazio ad alcuna interpretazione:
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«Giocare con la nostra passione - si legge - è la cosa più grave e inaccettabile che i signori Saladini e Ilari possono fare. Abbiamo provato in tutti i modi e con tutti i mezzi a fare capire il nostro messaggio ma questi due, nonostante tutto, invece di fare passi avanti, notiamo che, ad oggi, qualcuno sta facendo passi indietro per guadagnare qualche spicciolo, speculando sulla nostra passione e sulla cosa più importante che abbiamo. Ribadiamo ancora una volta, a nome di tutta la tifoseria che Reggio vi disprezza e non vede l’ora che molliate definitivamente la Reggina. Vi preghiamo ancora una volta di non presentarvi al Consiglio di Stato perché, come già detto in precedenza, i rappresentanti della Reggina siamo noi, non voi. Liberate la Reggina entro domani e abbiate rispetto, almeno per una volta, per una città e per un popolo che non vuole più sentirvi nominare. Indegni».