Gli elementi che hanno mercato non si sono resi disponibili a rientrare senza il rispetto delle condizioni idonee per svolgere gli allenamenti e il pagamento degli arretrati. Ci sarà un gruppo di veterani e giovanissimi. Ecco chi
Tutti gli articoli di Sport
PHOTO
Il Centro Sportivo Sant'Agata è pronto a riaprire i battenti. Nella paradossale estate della Reggina, il quartier generale aveva accolto Inzaghi e i calciatori fra il 18 e il 20 luglio scorso.
Fine della corsa | Reggina, c’è l’addio di Manuele Ilari: «Rassegno le dimissioni e cedo le mie quote»
Una parentesi infelice, durata una decina di giorni, in cui la squadra era stata abbandonata dalla proprietà, in un contesto non professionale né professionistico per svolgere un ritiro preparatorio a un campionato di Serie B. Il no del Tar al ricorso aveva posto la pietra tombale sul primo raduno, già abbandonato qualche giorno prima del 3 agosto.
Nuove prospettive | Reggina, si lavora senza sosta per il ritorno della squadra al Sant’Agata. Ecco le prime ipotesi societarie
Adesso si tenterà di ripartire, per presentarsi al Consiglio di Stato con l'idea di essere un club calcistico. Massimo Taibi sta provando a tenere a galla la situazione: ha contattato tutti i calciatori, a cui l'Aic ha sconsigliato di tornare a Reggio Calabria. Alcuni non lo faranno: chi ha mercato non ha dato la propria disponibilità a rientrare senza il rispetto delle condizioni idonee ad allenarsi e il pagamento degli arretrati. Mancheranno, per esempio, Di Chiara, Camporese e Majer, con i primi due vicini rispettivamente a Parma e Ascoli. Non presenzieranno nemmeno Crisetig, cercato dalla Triestina, e Galabinov.
Ad allenare non ci sarà nemmeno Inzaghi: Pippo ha detto basta dopo il Tar, pur senza annunciarlo ufficialmente non è più il mister della Reggina. Al Sant'Agata, dunque, ci saranno un gruppo di veterani e giovanissimi: da Liotti a Loiacono, da Gagliolo a Rivas, da Ejjaki a Provazza.