Saladini può salutare a un solo anno dall'acquisizione: trattativa in corso. Servono circa sei milioni di euro per iscriversi al prossimo campionato cadetto
Tutti gli articoli di Sport
PHOTO
La Reggina e i suoi tifosi attendono un verdetto, che si candida a essere davvero l'ultimo di un biennio - fuori dal campo - molto complicato. In casa amaranto, infatti, si aspetta la fumata bianca per l'iscrizione al prossimo campionato che, però, potrebbe arrivare (non a sorpresa) insieme alla cessione del club. L'omologa sul concordato, malgrado il ricorso del Brescia Calcio, ha sicuramente gettato le basi per voltar pagina, ma la definitiva svolta sarà sancita da questi convulsi giorni, con la deadline posta per martedì 20 giugno. Già prima del via libera dato dal Tribunale di Reggio Calabria vi avevamo raccontato della possibilità di vedere una svolta al Sant'Agata.
Il concordato | Rateizzazione dei debiti, per la Reggina sensazioni positive. Lunedì il verdetto, poi l’iscrizione: occhio alle novità societarie
Ultimamente, infatti, la società ha lavorato sia sul fronte debitorio che sulla possibilità che, dopo la sua approvazione, Felice Saladini potesse cedere le quote del club acquisito soltanto un anno fa. La trattativa c'è. È reale e anche molto riservata: le parti sono a lavoro per ridurre le distanze e permettere a Saladini di chiudere quello che sarebbe, sotto il punto di vista del management aziendale, un capolavoro assoluto. Già il fine settimana dovrebbe portare importanti novità, anche perché servono circa sei milioni di euro per chiudere ogni pratica della scorsa annata e produrre gli incartamenti da mandare in Lega per iscriversi.
Le parole di Cardona
In tutto questo, ci sono le parole di Marcello Cardona di ieri, che hanno fatto preoccupare e non poco l'ambiente. Il Presidente amaranto ha sottolineato come l'iscrizione alla Serie B 2023/24 sia «una questione complessa perché le cifre da pagare sono molto alte». Cardona ha poi aggiunto che: «Qualora ci fossero segnali di preoccupazione saremo chiari e trasparenti». Queste dichiarazioni, però, stonano e molto con quelle passate dell'ex Prefetto, che il 15 marzo al Corriere dello Sport dichiarò: «Noi abbiamo chiesto di pagare ma ci è stato impedito, nonostante avessimo la possibilità di farlo».
Vien da chiedere: all'epoca i soldi c'erano e oggi no? Non si stanno facendo supposizioni: sarebbero pericolose e probabilmente anche irrispettose della passione della gente, che ha seguito la Reggina da Palermo a Bolzano senza mai mancare. Quelle su cui si sta ragionando sono le dichiarazioni del massimo dirigente di un club che deve chiudere la pratica d'iscrizione entro martedì. E, sottolineiamo, lo deve fare presentando una documentazione d'acciaio, per evitare che la Figc possa avere qualsiasi rimostranza, vista l'agitazione provocata in federazione dal concordato omologato alla Reggina. Va notato, però, il diverso tenore fra le parole di ieri pronunciate da Cardona e quelle elargite nella conferenza stampa convocata in fretta e furia nella giornata dell'omologa.
Il caso | Reggina, Cardona: «Vogliamo rispettare le regole, ma non ci hanno fatto pagare»
Fiducia
In ogni caso oggi, va altresì sottolineato, bisogna fidarsi di questa governance, che ha sempre dimostrato la capacità di far fede alle proprie promesse: dal salvataggio della scorsa estate all'ottenimento del via libera sul piano di rateizzazione. Serve solo l'ultimo passaggio: la speranza è che non ci si perda sull'ultimo gradino. Reggio, comunque, attende e si interroga: la piazza freme, vuol essere sicura di partecipare a una Serie B 2023/24 dove ci sarà la Samp, ci sarà il Palermo, il Bari, i due derby contro Catanzaro e Cosenza. Poi, in secondo luogo, si domanda chi sarà a capo del club.Due pu