Il commento dei sindaci Brunetti e Versace dopo il verdetto del Consiglio di Stato: «Non può cancellare oltre cento anni di storia». Il direttore sportivo guarda al futuro, intanto le neo ammesse Brescia e Lecco domenica in campo con le altre calabresi
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Sconforto e rabbia sono i sentimenti che si vivono a Reggio Calabria dopo il verdetto del Consiglio di Stato che ha respinto il ricorso della Reggina, confermando l'esclusione dal campionato di serie B. Una decisione «profondamente ingiusta e che penalizza un popolo intero», hanno commentato i sindaci facenti funzioni del Comune e della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Paolo Brunetti e Carmelo Versace, aggiungendo: «Ovviamente, le pronunce dei giudici si rispettano, ma siamo ancora convinti che la Reggina aveva tutte le carte in regola per disputare il campionato di serie B».
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«Chi prenderà il nostro posto in serie B è giusto che esulti, ma è triste dover riconoscere come i successi sul campo non contino nulla - hanno affermato ancora i due sindaci -. La permanenza in B l'avevamo sudata e guadagnata. Non ha vinto nessuno. Ha perso tutto il mondo del calcio. Adesso, mettiamo da parte ogni recriminazione e lavoriamo affinché la gloriosa Reggina possa tornare a riconquistare i fasti che, negli anni, l'hanno portata ai massimi vertici del calcio nazionale».
Poi, il pensiero rivolto ai tifosi, «alla gente di Reggio che, fino all'ultimo, ha seguito le sorti della compagine amaranto col cuore in gola ed ha viste mortificate, umiliate e offese speranze e passioni che vanno al di là dell'attaccamento ad una squadra di calcio. I responsabili di questo dramma sportivo sappiamo chi sono e, per sempre, dovranno dare conto alla loro coscienza per aver inferto un colpo pesantissimo alla città, alla tifoseria e ad una popolazione che ama e segue la Reggina».
«Però - hanno concluso Brunetti e Versace - non dobbiamo abbatterci, ma reagire con la dignità e l'orgoglio di chi sa di avere comunque subito un torto. Mille volte Reggio ed i reggini sono caduti e mille volte hanno saputo rialzarsi. Lo faremo anche questa volta. Un'ingiustizia non può certo cancellare oltre cento anni di storia. Torneremo. Come prima e più forti di prima. Ci vorrà del tempo, ma la cosa non ci spaventa».
Taibi: «C'è una cordata interessata alla Reggina»
Di «mazzata» ha parlato anche il direttore sportivo della Reggina Massimo Taibi, che dopo la sentenza del Consiglio di Stato ha detto all'Ansa di essere stato «avvicinato da una cordata di imprenditori che è interessata. Ci devo parlare, devo capire se ci sono i presupposti e se ci sono ci rimboccheremo le maniche, non per la mia carriera, ma per la Reggina, e ripartiremo».
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«È una cosa che si farà a breve - ha aggiunto -. So che si farà il bando. Voglio che sia una cosa seria, che abbia un futuro, altrimenti non mi metto in mezzo». Duro il commento di Taibi nei confronti della Figc. «È chiaro - ha sostenuto - che era una storia già segnata. Gli alti vertici del calcio ci avevano già segnati, per ammazzarci. Certo, ci sono stati anche degli errori della società. Non ho letto ancora la sentenza ma quello che mi ha più colpito è stato l'accanimento dimostrato dall'avvocato della Figc nei confronti della società. Gli avvocati del Brescia hanno fatto il loro lavoro, e questo ci sta. Ma il rappresentante della federazione avrebbe dovuto limitarsi al mancato rispetto dei termini. Ci sarà tempo e modo per parlare dei vertici del calcio, ma noi ora dobbiamo ripartire di nuovo».
Sul fronte giocatori «bisognerà rimboccarsi le maniche, umilmente, e andare a vedere che cosa si può fare. È solo una voglia e una volontà di ripartire». «Se sono fiducioso? La cordata c'è. Se ce ne saranno altre - ha aggiunto Taibi - ben vengano, l'importante è che diano un futuro alla Reggina. Io per la Reggina non guardo la categoria. Spero che si ricominci bene. Basta approssimazione, basta con gente che parla in conferenza stampa, si fa bella, e chiacchiera. Servono fatti. Per fare i fatti nel calcio bisogna restare sempre con i piedi per terra e fare le cose passo dopo passo».
Brescia e Lecco in campo con le calabresi
Intanto Brescia e Lecco, dopo l'ammissione al campionato di serie B in seguito alle sentenze del Consiglio di Stato, esordiranno entrambe nella quarta giornata, domenica prossima, 3 settembre. Lo ha reso noto la Lega serie B. Alle ore 16,15 il Brescia ospiterà il Cosenza, mentre alle 18,30 il Lecco giocherà in casa contro il Catanzaro.