La nuova casa amaranto potrebbe essere costruita con gli stessi concetti tecnico-architettonici di anglosassone memoria. Molto simile allo Stadium di Torino ed a quello del Frosinone
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Uno stadio da sedicimila, forse ventimila posti. Tutti al coperto. Vicini al campo. Come in Inghilterra. Come allo Stadium di Torino. O allo “Stirpe” di Frosinone. Forse l’impianto più adatto per immaginare il “Granillo” del futuro. La nuova casa della Reggina nei pensieri del presidente amaranto Luca Gallo. Nei gironi scorsi il sopralluogo con tecnici e amministrazione. Si lavora ad una concessione di 99 anni. Non una proprietà. Ma quasi.
Il progetto. Luca Gallo ed i suoi hanno in mente uno stadio all’inglese. Che possa essere già pronto per la Serie B e la Serie A. Un impianto interamente coperto capace di più di 16mila posti a sedere (dei quali oltre 60 per portatori di handicap), tutti numerati e dotati di seggiolini a tinte amaranto. Gran parte delle tribune saranno vicinissime al campo e prive di barriere tra spalti e terreno di gioco, come da prassi negli stadi di ultima generazione. Una tribuna vip/autorità. Dieci Skybox con 2 file di sedute dedicate, le postazioni per gli operatori del GOS e la tribuna stampa da 70 postazioni. Nella pancia della tribuna centrale potrebbero essere ospitati vari locali, tra i quali gli uffici della Società, una sala conferenze, una sala lavoro dedicata ai giornalisti, il Var e un'area Hospitality. Il tutto verrebbe completato dalla costruzione di un’area commerciale tutta introno allo stadio dove accogliere tifosi e non durante la settimana e non solo nei giorni della partita.