All'ultimo abbraccio, i ragazzi di Pippo Inzaghi si prendono i playoff: dodici anni dopo l'ultima volta Reggio Calabria farà gli spareggi per la Serie A
Tutti gli articoli di Sport
PHOTO
Canotto, il giocatore-tifoso. All'ultima curva, all'ultimo respiro, Reggio Calabria supera gli ostacoli, le avversità. All'ultimo abbraccio, la Reggina si prende i playoff: gli amaranto di Pippo Inzaghi faranno gli spareggi per la Serie A, dodici anni dopo l'ultima volta.
Le scelte
Inzaghi si affida all'undici più probabile alla vigilia: nella Reggina Contini fra i pali, con Camporese, Loiacono e Gagliolo a comporre il terzetto difensivo. Rivas torna titolare con Strelec, così come Majer in mezzo al campo. Nell'Ascoli Gondo vince il ballottaggio con Dionisi, è l'ex Salernitana a comporre il tandem offensivo bianconero con Francesco Forte.
Primo tempo
In un Granillo mozzafiato, da quasi 15mila spettatori, l'approccio della Reggina è vibrante. Pierozzi guadagna un calcio d'angolo dopo circa 60 secondi. La prima chance è sempre degli amaranto: Hernani conduce e infila il pallone fra le linee. Strelec controlla e calcia di mancino, il pallone sfiora il palo alla destra di Leali, col portiere di Roberto Breda che sembrava comunque potesse arrivare sulla bella traiettoria disegnata dall'ex Spezia.
Dopo un primo spicchio decisamente sopra le righe, l'Ascoli cerca di prendere le misure agli uomini di Inzaghi. La punizione di Forte e il successivo tentativo di Pedro Mendes sono i primi due squilli dei marchigiani: entrambi, però, non inquadrano la porta. Dalla panchina amaranto, tuttavia, si alza subito Canotto. Rivas non sta benissimo e, infatti, abbandona la contesa al giro di boa del primo tempo: altra tegola per l'allenatore dello Stretto.
A dieci minuti dalla fine del primo tempo, la Reggina si riaffaccia in zona Leali. Punizione dalla trequarti da posizione molto decentrata, Hernani la mette nel cuore all'area di rigore dove Camporese prova il terzo tempo: alto di poco. Sugli altri campi i risultati sorriderebbero alla squadra dello Stretto: agli amaranto "basterebbe" vincere per agguantare l'ottava posizione.
Eppure la Reggina rischia. Minuto 43: cross dalla destra che raggiunge l'inserimento del sempre pericoloso Pedro Mendes, la battuta al volo termina a lato. Al duplice fischio, dopo due minuti di recupero, è pari senza gol al Granillo.
Calcio | Reggina, ai playoff c’è il Sudtirol: dodici anni dopo gli amaranto si giocheranno la Serie A
Secondo tempo
L'avvio di ripresa è decisamente più vivace. La Reggina parte subito forte con Pierozzi che, come nel primo tempo, crea scompiglio sull'out di destra. Poi tocca all'Ascoli la risposa: doppio tiro di Gondo, il primo parato da Contini, il secondo completamente fuori misura. In mezzo una grossa chance per gli amaranto: Di Chiara calcia benissimo una punizione dai 25 metri, andando a un soffio dal palo difeso da Leali.
Entrambe, negli spogliatoi, si sono rese conto della possibilità a disposizione, entrambe giocano per vincere la partita.L'Ascoli al 56esimo ha la palla del vantaggio: Gondo scatta sulla linea del fuorigioco su suggerimento di Caligara, Contini in uscita salva la Reggina. Passano solo sette minuti e l'undici di Breda flirta ancora con la marcatura: Simic colpisce di testa su azione d'angolo, sulla linea un difensore amaranto respinge. Sul ribaltamento di fronte, Canotto si fa 70 metri di corsa e arriva a tu per tu con Leali, che lo ferma a un passo dal tiro del possibile gol-playoff. Si fa male anche Camporese: in campo Gori, Reggina col 4-3-3. Poi trovano posto anche Liotti, Galabinov e Terranova: Inzaghi si gioca il tutto per tutto.
La scelta rischia di essere fatturata immediatamente: Canotto crossa nel cuore dell'area, Gori sbuca fra le maglie bianconere e gira in porta di prima intenzione, non trovando però lo specchio della porta, il Granillo urla di disperazione. Lo scenario si ripete a quattro minuti dalla fine: crossa dalla trequarti, sponda che finisce sui piedi di Canotto che spara in curva, incredibilmente, quello che poteva essere il vantaggio. Inzaghi tarantola, il Granillo freme, la rete non arriva. Bellusci si prende un rosso dalla panchina, Fabbri concede cinque minuti di recupero che diventano sei per l'espulsione del difensore bianconero.
Lì quando sembrava finita, arriva la gioia. Inebriante, meravigliosa. Ripartenza amaranto: Gori difende un pallone, lo gira a Canotto che, dopo tanti errori, mette il mirino e tira: la palla si infila all'angolino, il Granillo impazzisce. L'1-0 è bellissimo, l'esultanza di più, si abbracciano tutti: è il gol che vale i playoff. Tre fischi dopo, i 15mila presenti allo stadio si godono l'attesa: finisce anche a Palermo, è 2-2. La Reggina farà i playoff per la Serie A. (Foto Valentina Giannettoni)
SERIE BKT, 38ª GIORNATA
REGGINA-ASCOLI 1-0
Marcatori: 94' Canotto.
Reggina (3-5-2): Contini; Loiacono (79' Terranova), Camporese (62' Gori), Gagliolo; Pierozzi, Fabbian, Majer, Hernani, Di Chiara (79' Liotti); Rivas (26' Canotto), Strelec (79' Galabinov). In panchina: Aglietti, Colombi, Bouah, Lombardi, Ricci. Allenatore: Filippo Inzaghi.
Ascoli (4-3-1-2): Leali; Adjapong, Botteghin, Simic, Giordano; Collocolo, Buchel (66' Giovane), Caligara (81' Lungoyi); Mendes (71' Proia); Forte (71' Dionisi), Gondo. In panchina: Bolletta, Guarna, Quaranta, Donati, Eramo, Tavcar, Falasco, Bellusci. Allenatore: Roberto Breda.
Arbitro: Michael Fabbri di Ravenna. Assistenti: Alessandro Lo Cicero di Brescia e Mauro Galetto di Rovigo. IV ufficiale:Michele Giordano di Novara. VAR: Marco Guida di Torre Annunziata. A-VAR: Matteo Gariglio di Pinerolo.
Note - Spettatori 14 405, di cui 87 ospiti. Ammoniti: Giordano (A), Forte (A), Caligara (A). Calci d'angolo: 6-2. Recupero: 2' pt, 5' st.