È un Pippo Inzaghi carico quello che si presenta in conferenza stampa, alla vigilia della sfida fra la sua Reggina e il Cagliari di Claudio Ranieri. Una partita cruciale per gli amaranto, prima della sosta per le Nazionali: «È normale che un risultato positivo prima di fermarsi sia importante, ma domani voglio vedere la prestazione dei miei ragazzi. Dobbiamo avere la mentalità di potercela giocare con tutti». I sardi arrivano in riva allo Stretto lanciati dal poker rifilato all'Ascoli: «Il Cagliari sta facendo quello che è normale che faccia. Ha una squadra con potenzialità importanti. Sarà una bella partita, con lo stadio pieno, un'atmosfera importante: i ragazzi lo sanno».

Atteggiamento e preoccupazione

L'allenatore della Reggina preferisce non sbilanciarsi sulle scelte, ma l'atteggiamento sarà una certezza: «Per domani ho ancora dubbi, ci voglio pensare ancora bene. Ménez giocherà, poi vediamo in che posizione. In ogni caso, non siamo una squadra che può aspettare nessuno». Inzaghi ha poi sottolineato che nel gruppo non c'è preoccupazione sull'aspetto legato alle scadenze Inps e Irpef: «L’intervista di Cardona ha chiarito la posizione della Reggina, siamo convinti di aver fatto le cose perbene, siamo nel giusto. Noi non sentiamo nessun condizionamento».

Confronti

Sulle prospettive del finale di stagione: «Sapevo che rinforzandoci molto potevamo arrivare alla salvezza, abbiamo fatto un girone d’andata straordinario. Adesso incomincia un nuovo campionato, dove saremo arrivati alla fine lo vedremo poi. So che questa squadra non lascerà nulla di intentato». Infine, Inzaghi ha dedicato qualche parola all'avversario di domani, quel Claudio Ranieri ritornato in Sardegna dopo tre decadi: «Penso che allenare il Cagliari sia il massimo per un allenatore come lui, lì è un idolo. È fonte di ispirazione per noi giovani allenatori: mai una parola fuori posto, grande stile. È sempre un piacere incontrare colleghi come lui».