Insoddisfazione e amarezza: sono questi i due sentimenti che si respirano attualmente in casa Reggina. L’eliminazione dalla Coppa Italia per mano dell’Enna è solo l’ultima delusione rifilata dalla squadra a tifosi.

Le parole del dt Bonanno dopo Reggina-Enna

«La Reggina ha un organico di 30 persone e, nonostante ciò, non ha prime e seconde linee. Per questo motivo non si può permettere di andare in campo e perdere tutti i contrasti, arrivare dopo sulle seconde palle. Ci aspettiamo molto di più da tutti. Non basta dimostrare di essere squadra solo a tratti. Oggi è stata una partita brutta e la Coppa Italia non andava sottovalutata perché siamo la Reggina».

Secondo Bonanno non mancano i singoli calciatori ma il collettivo: «Questa squadra è costruita con nomi importanti ma non è ancora gruppo. Gente come Provazza e Renelus l’anno scorso erano dei valori aggiunti e in questo momento stanno rendendo meno. Non riusciamo ad avere un centrocampo stabile perché gli infortuni ce lo stanno impedendo. Stiamo vivendo un momento difficile e devono venire fuori lo spirito di gruppo, personalità e attaccamento ai colori».
Il direttore tecnico ha concluso facendo il punto sugli acciaccati: «Ci siamo resi conto che tanti infortuni sono causati da trauma e stiamo valutando con attenzione ciò che dobbiamo fare. La completezza della rosa è relativa: se ora c’è qualche piccola carenza significa che, strada facendo, qualcosa è cambiato».

La Reggina ora deve recuperare le forze – fisiche e mentali – perché domenica prossima, 8 dicembre, è attesa al Granillo dal derby della provincia con il Locri