Scomodare la memoria dei tifosi più anziani non è sufficiente. Perché nessuno di loro ricorda un precedente analogo. Scavando a ritroso nel tempo, a stento qualcuno recupera l’immagine sbiadita di un match risalente alla fine degli anni settanta, con Nedo Sonetti in panchina, sospeso ad una ventina di minuti dalla fine, perché stava venendo giù il diluvio universale. Il diluvio, altro che le quattro gocce di pioggia di questo sabato di fine autunno.

Un breve temporale rende il campo impraticabile

D’accordo, il temporale c’è stato, ma nulla di eccezionale. Sicuramente una quantità d’acqua non sufficiente a rendere il manto erboso impraticabile. Invece è successo. Il San Vito-Marulla, uno dei campi migliori d’Italia, con un sistema di drenaggio invidiato ovunque, si è trasformato in una risaia nel giro di una manciata di minuti. Soprattutto nei pressi di una delle due aree di rigore, completamente sommersa alla stregua di una piscina. Per questo al direttore di gara, il signor Pillitteri di Palermo, non è rimasta altra scelta che rinviare la partita.

Il Comune sul banco degli imputati

Per l’amministrazione comunale è un nuovo danno di immagine, dopo quello inferto dalla mancata disputa della gara inaugurale contro il Verona. Ancora più grave se si pensa alle risorse investite per indossare i galloni di Città Europea dello Sport. Peraltro l’impianto è stato completamente rizollato su richiesta della Lega, poiché ritenuto inadeguato al campionato di serie B, con una spesa superiore a trecentomila euro. Per questo, dovere assistere al rinvio per impraticabilità, in condizioni atmosferiche tutt’altro che proibitive, è francamente inaccettabile. «Quest’anno avremo il terreno di gioco migliore della serie B» diceva il sindaco Mario Occhiuto nel mese di settembre. Qualcosa però deve essere andato storto. E più di un dubbio affiora sulla qualità delle operazioni di rifacimento del terreno di gioco.

L'agronomo della Lega ha diretto i lavori

Tra le tante figure coinvolte in questa vicenda, spicca la figura dell’agronomo della Lega Giovanni Castelli. Gli operai della ditta appaltatrice hanno seguito fedelmente le sue indicazioni. Lontani da telecamere e sguardi indiscreti, però, le maestranze hanno a più riprese espresso diverse perplessità su alcuni interventi indicati da Castelli, ritenuti inutili e dannosi. Sarà una coincidenza ma, pochi giorni dopo la figuraccia rimediata con il Verona, a Palazzo dei Bruzi è giunta l’offerta di un’azienda lombarda per effettuare lavori di manutenzione del terreno di gioco. Azienda che annovera tra i propri consulenti, proprio Giovanni Castelli.

Danneggiato il sistema di drenaggio?

Di sicuro, il San Vito è dotato di uno straordinario sistema di drenaggio che dovrebbe consentire di giocare regolarmente anche in circostanze estreme e dopo diversi giorni di pioggia battente. La parte sottostante il tappeto erboso infatti, è dotata di un reticolato di mattoni appositamente costruito per far defluire l’acqua. Inoltre il terreno, prima dei lavori, aveva una conformazione a schiena d’asino, con la parte centrale leggermente più alta di quella delle fasce laterali, una pendenza quasi impercettibile eppure utile a far defluire l’acqua. Qualcuno ricorderà le condizioni meteo in cui si è svolta nello scorso mese di marzo Cosenza-Akragas. Persino la gara con cui venne inaugurato il nuovo stadio, il primo novembre 1967, si giocò senza interruzioni, in un pomeriggio da tregenda. Era Italia-Cipro, sfida valida per la qualificazione alla fase finale del campionato Europeo, vinto poi l’anno successivo dalla nazionale di Valcareggi. Se e in che modo questo sistema sia stato danneggiato dovranno stabilirlo i tecnici comunali.

Si gioca domenica 16 dicembre alle ore 17

Nel frattempo la società ha comunicato che la partita sarà recuperata domenica 16 dicembre alle ore 17. Per assistere al match potrà essere utilizzato il medesimo tagliando già acquistato. Inoltre sarà possibile acquistare nuovi tagliandi allo store dalle ore 10 alle ore 13, e ai botteghini dello stadio dalle ore 14 alle 17,45.