Alessandro Bruno, della Invictus Boxing Club Soverato, Vincenzo Franzè, della Vincenzo Oliveto Boxe, Fabio Maiolo, della Invictus Boxing Club Soverato, Alfonso Sellaro, della Pugilistica Krotone e Francesco Mirarchi, della Invictus Boxing Club Soverato, sono  i vincitori del Torneo Cinture Calabria per le categorie rispettivamente 60 kg, 91 kg, 75 kg, 69 e 64 kg.

L’evento pugilistico regionale Aob, organizzato dalla Invictus Boxing club di Catanzaro e Soverato, ha chiamato a raccolta diverse società sportive calabresi a Montepaone con lo scopo di offrire la giusta vetrina agli atleti, stimolarli ad andare avanti e alimentare la passione per uno sport che nonostante la pandemia è riuscito a sopravvivere. «Noi non ci siamo mai fermati essendo consentita l’attività sportiva per gli agonisti – dice Francesco Liotti, tecnico dell’associazione Invictus Boxing Club Catanzaro -; nel 2019 abbiamo disputato 50 combattimenti in tutta Italia, e nel 2020, in piena pandemia,  abbiamo organizzato 3 manifestazioni sportive e 20 combattimenti. In questi mesi questo è il sesto evento pugilistico. Siamo tra le associazioni pugilistiche più attive in Calabria».

L'importanza dello sport

Per il tecnico catanzarese inoltre il pugilato rappresenta più di altri sport la Calabria e lo spirito dei calabresi: «alla base c’è la voglia di non arrendersi mai, di andare sempre avanti e continuare a combattere. Ed è lo spirito che stiamo cercando di portare avanti in questo momento. Soprattutto per i ragazzi che hanno tante difficoltà, che li avevano già prima della pandemia. La palestra diventa un presidio sociale. Diamo una mano alle famiglie e al Governo facendo un’attività sociale facendo quello che una volta facevano le parrocchie, i centro sociali, strutture che adesso sono un po’ messe all’angolo. Così la palestra di pugilato diventa quasi una famiglia, assistiamo questi ragazzi da un punto di vista psicologico, morale e se possiamo anche economico. Non è solo sport, il pugilato è tanto altro».

Un messaggio positivo

Dunque il torneo Cinture Calabria, che si è articolato in due giornate e per il quale è stato importante il supporto del Comitato Regionale Federazione Pugilistica calabrese guidato da Fausto Sero, è stato sicuramente un evento in linea con la mission sociale e i valori della box come sottolinea Valerio Geracitano, tecnico della Invictus Boxing Club di Soverato: «In  questi mesi abbiamo portato avanti le nostre attività nonostante le tantissime difficoltà, soprattutto dal punto di vista economico, lo facciamo per diversi motivi, per la boxe, per lo sport, per i ragazzi che continuano ad impegnarsi, lo facciamo per noi stessi perchè è una passione ma anche perché come tecnici e come educatori vogliamo dare un segnale di positività in un periodo in cui si sentono solo brutte notizie. Non dimentichiamo poi che le nostre palestre non vivono solo di agonisti ma anche di tutto quel bagaglio amatoriale che non vede l'ora di tornare a fare attività, a socializzare, non vede l’ora di tornare a vivere».