L'allenatore dei vibonesi protesta dopo la mancata disputa dello spareggio regionale tra la sua squadra e la DB Rossoblù: «Ci sono dei controsensi assurdi, regole all’italiana. Chi vince i play-off deve essere premiato, non possiamo pagare per demeriti altrui»
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«Chi vince i play-off deve essere premiato, non possiamo pagare per demeriti altrui. Come fatto in altre Regioni, si dovrebbe allargare il campionato di Eccellenza a 18 squadre». È quanto lamenta l’allenatore del Capo Vaticano Diego Surace. I neroverdi, domenica 12 maggio, con il pareggio contro la Virtus Rosarno, in virtù del regolamento che premia la squadra meglio piazzata in classifica, si sono aggiudicati la finale play-off del campionato di Promozione girone B. Adesso, per il salto di categoria, si sarebbe dovuto disputare lo spareggio con la vincente del girone A, cioè la DB Rossoblù Luzzi.
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Ma ciò non accadrà, in conseguenza di quanto successo nel girone I di Serie D, dove tre calabresi (Gioiese, Castrovillari e San Luca) retrocedendo hanno, in sostanza, occupato i posti disponibili nel massimo campionato regionale. Questo, a cascata, si ripercuote su tutte le categorie calcistiche regionali. Il presidente del CR Calabria della LND Saverio Mirarchi ai nostri microfoni ha chiarito che «non si tratta di una decisione dell’ultimo momento, ma era già tutto previsto nelle disposizioni contenute nel Comunicato Ufficiale del CR Calabria n 100 del 22 gennaio 2024». Le norme, però, stanno sollevando vibranti proteste.
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Dopo una lunga stagione di impegno sportivo e sacrifici economici, le società, gli addetti ai lavori, i calciatori, i tifosi, vorrebbero essere ricompensati. Per il regolamento, approderanno in Eccellenza le vincenti dei propri gironi, Rossanese e Ardore, mentre le vincenti dei playoff saranno inserite in una graduatoria al fine di un eventuale ripescaggio. Unitamente alla DB Rossoblù Luzzi e al Capo Vaticano, ci sarà anche il Gioiosa Jonica quale retrocessa dai play out del massimo campionato regionale. «Ci sono dei controsensi assurdi, regole all’italiana – critica Diego Surace -. Non vedo quale sarebbe il problema di allargare a 18 squadre. Darebbe la possibilità anche ai club di prima categoria di giocare i playoff per puntare alla promozione, altrimenti perché li vanno a fare? La Lega deve riunirsi e darci risposte per tempo. Non è possibile aspettare a luglio, perché chi vuole fare le cose perbene non ha tempo di programmare».