Il regolamento non prevede la sfida conclusiva. DB Rossoblu Luzzi e Capo Vaticano dovranno sperare nel ripescaggio e faranno il tifo per la Vigor Lamezia
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Facciamo chiarezza e diciamolo subito: il regolamento (comunicato ufficiale numero 100 del Cr Calabria) non prevede lo spareggio conclusivo fra le vincenti dei play off di Promozione A e B. In sintesi: la stagione della DB Rossoblu Luzzi e del Capo Vaticano finisce qua, con la vittoria dei play off. Purtroppo le tre retrocessioni di squadre calabresi dalla Serie D provocano una serie di conseguenze negative nei campionati minori e anche in Prima categoria i play off avranno lo stesso significato di quelli di Promozione e quindi non garantiranno la promozione in categoria superiore. In Eccellenza, invece, la triplice retrocessione dalla D ha già avuto le sue conseguenze, con un ulteriore play out.
Il regolamento
Nello specifico il comunicato numero 100 spiega bene che in caso di 2 o 3 retrocessioni di squadre calabresi dalla Serie D, i play off saranno comunque effettuati “per stabilire una graduatoria di merito da utilizzare al fine di ricoprire eventuali posti vacanti in organico al termine della stagione sportiva (c.d. ripescaggio)”. Non si fa alcun riferimento allo spareggio fra le vincenti, come invece è previsto in caso di una sola retrocessione di squadre calabresi dalla Serie D. Quindi, al momento, per DB Rossoblu Luzzi e Capo Vaticano restano la soddisfazione di aver vinto i play off e la speranza che si liberino posti in Eccellenza.
Il precedente
La situazione verificatasi adesso è la stessa del 2017. In quella circostanza a retrocedere dalla Serie D furono Roccella, Castrovillari e Sersale. In Promozione A e B furono invece Amantea e Aurora Reggio a trionfare ai play off. Il regolamento era lo stesso di allora. In caso di tre retrocessioni di squadre calabresi dalla Serie D, niente spareggio fra le vincenti dei play off di Promozione. E allora per Amantea e Aurora Rc solo la soddisfazione di aver vinto i play off del proprio girone, ma nessuno spareggio venne disputato. Qualche mese più tardi, però, ecco il colpo di fortuna. Il Roccella fu ripescato in D e la Cittanovese, che partecipò agli spareggi nazionali per salire in quarta serie, pur essendo eliminata al primo turno, fu comunque ammessa in Serie D, per via di diverse defezioni. Si liberarono posti in Eccellenza e le prime squadre a essere ripescate furono proprio le vincenti dei play off di Promozione, vale a dire Amantea e Aurora Reggio, che ebbero così priorità rispetto alle altre.
La situazione
Al momento DB Rossoblu Luzzi e Capo Vaticano conservano appunto la priorità in caso di posti vacanti. Da stabilire, in base ad appositi parametri, quale delle due sarebbe al primo posto, qualora si liberasse un solo posto. Entrambe sicuramente devono fare il tifo per la Vigor Lamezia, che sarà impegnata negli spareggi nazionali per salire in Serie D. La promozione dei biancoverdi libererebbe un posto. E poi, magari, si spera anche nel ripescaggio del San Luca, così come bisognerà capire il destino di alcuni club di Eccellenza, come per esempio la Gioiese. Al solito sarà un’estate caldissima, ma la sostanza è che al momento Db Rossoblu Luzzi e Capo Vaticano non possono mettersi a programmare un torneo di Eccellenza.
La soluzione
Sui social qualche dirigente ha iniziato a parlare di torneo di Eccellenza a 18 squadre, ma le soluzioni si propongono nelle sedi opportune, tra l’altro senza farsi ogni volta rappresentare da altri. Certo è che nel regolamento si potrebbe prevedere, in caso di 2 o 3 retrocessioni di squadre calabresi dalla D, la possibilità di far disputare ugualmente lo spareggio fra le vincenti dei play off di Promozione, andando poi a creare un torneo di Eccellenza a 17. Un girone “zoppo” non sarebbe poi così male, se alla fine si rende merito e giustizia a coloro che vincono qualcosa e rischiano di restare con nulla in mano. Così facendo vi sarebbe speranza di promozione anche per le vincenti dei play off di Prima categoria. Poi, però, è chiaro che si dovrà prevedere una retrocessione in più dall’Eccellenza per tornare a 16 squadre. Ecco, questa potrebbe essere, appunto, una soluzione. Ma è chiaro che, dipendendo dalla Serie D, capita a distanza di anni di dover assistere a eventi simili. E considerando che le nostre continuano a retrocedere dalla D in quantità abbondante (22 retrocessioni in 15 anni), allora bisogna trovare soluzioni adeguate per dare dignità e valore ai play off di Promozione e Prima categoria.