Il tecnico giallorosso traccia un bilancio positivo sulla preparazione e sulla prima uscita in Coppa Italia ma conferma: «Dobbiamo completare la rosa»
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Il Trebisacce c’è, i giallorossi di mister Serafino Malucchi alzano la voce e lo fanno contro la Rossanese in una gara che, per alcuni versi e poco importa che si tratti di Coppa Italia, riveste il fascino di un derby. Per il tecnico dei delfini una prova soprattutto per una verifica della propria squadra: «Sono le prime partite, c'è chi ha caricato in un modo chi invece in un altro. Lo stesso lavoro può essere fatto con metodi e metodologia di preparazione diversi. Sicuramente sono questi gli scenari da tenere in considerazione».
Una rosa giovane, forse ancor di più rispetto lo scorso anno
«Quest'anno gli unici elementi un po' più esperti inseriti sono il portiere Bertramella e il difensore Granata. Gli altri sono un buon 60-70% dell’ossatura dell'anno scorso, gli altri inserimenti sono tutti giovani, parliamo di gente di 21-23 anni, una squadra abbastanza giovane come età.»
Una gara che, al netto del risultato, porta maggiore consapevolezza nei propri mezzi
«Sicuramente ci tenevamo a ripartire col piede giusto dopo il campionato positivo dell'anno scorso, c'era grande attesa, serve anche per stimolare l'ambiente e creare un po' di entusiasmo cavalcando sempre l'onda. Queste sono tutte partite in più, servono anche
per acquisire autostima nei ragazzi, nella squadra, perché alla fine è importante anche questo, devi lavorare anche sulla mente. La mente a volte, non avendo una squadra espertissima, devo per forza lavorare su questo aspetto. Non ho una squadra che in un
momento negativo possa poi avere la personalità e il carattere di poterne uscire, perché poi in molte circostanze l'esperienza serve pure a questo».
Un mercato in entrata con diversi profili giovani che ancora potrebbe riservare qualche operazione
«Siamo ancora in fermento perché dobbiamo completare anche noi il nostro organico. Penso che ci siano delle lacune numeriche soprattutto. Il campionato è lungo e non si può rimanere all’osso. Io non sono per i numeri eccessivi perché poi troppi numeri ti
portano problemi di gestione e quant'altro. Penso che almeno un elemento per reparto, un difensore, un centrocampista, un esterno, un attaccante, un terzino. Necessariamente deve avere 4-5 elementi fuori nell'organico over di quelli che giocano. Deve averli per due motivi. Uno perché aumenta la competizione anche nel lavoro settimanale e poi perché hai anche delle alternative in base alla partita come si mette, come si mette con l'avversario che affronti e noi troppi in questo momento non abbiamo questi numeri. E quindi dobbiamo per forza rientrare sotto questo aspetto». Avendo comunque vinto in Coppa Italia, nella seconda giornata il Trebisacce osserverà un turno di riposo, prossimo impegno nella terza contro lo Juvenilia RCS in trasferta.